A GREEN LIFESTYLE

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Una vista di Casa Zegna

Nel corso delle recenti sfilate di febbraio la Camera della Moda ha presentato una serie di linee guida per rendere ecosostenibile la moda italiana. Un documento elaborato con Sistema moda Italia, Federchimica, Fondazione Altagamma, l’Associazione Tessile e salute e l’Unic del settore concerie, che rappresenta un passo avanti rispetto alla mancanza di attenzione verso queste problematiche ma che, tuttavia, non obbliga nessuno degli associati a seguirle. E che, quindi, se si eccettua la singola sensibilità, rischia di rimanere una bella dichiarazione di intenti, di assoluta validità e poca efficacia.

Ma la moda italiana ha dentro di sé elementi formidabili di reazione e li dimostra anche nel campo dell’etica, specialmente quando ha la possibilità di fondere in un unico progetto necessità ambientali, produzione e cultura. Prada, attraverso la Fondazione, ha da poco elaborato un progetto dove diffusione dell’arte e valori della Casa si uniscono in un programma multiplo che si dipana come un fil rouge tra etica della produzione, diffusione del bello, condivisione dei suoi valori più profondi. Arte, mostre, cinema diffusi a 360 gradi con modalità che vanno oltre la moda per diventare uno stile di vita contribuendo a ideare un nuovo umanesimo.

Altrettanto importante è l’esempio di Zegna che ha elaborato progetti e programmi di pensiero verde, attualmente resi organici da una Fondazione che gestisce anche l’Oasi Zegna, parco naturale ad accesso libero esteso per circa 100 Km2 tra Trivero e la Valle Cervo, nelle Alpi Biellesi in Piemonte. Un passo ulteriore perché dona ai cittadini anche la possibilità di usufruire di una natura magnifica.

E In occasione delle giornate Fai dedicate alla primavera – 19 e 20 marzo- apre le porte di Casa Zegna e del Lanificio Zegna a chiunque voglia visitarle.

Esempi guida entrambi che vanno oltre le dichiarazioni d’intenti e che dimostrano che, su questi temi, la concorrenza riusciamo ancora a lasciarla indietro. Luisa Ciuni

 

During the last fashion shows in february, Camera della Moda has presented some guidelines to make italian fashion sustainable. A document created in collaboration with Sistema Moda Italia, Federchimica, Fondazione Altagamma, l’Associazione Tessile e Salute and the Unic of tannery industry, that represents a step forward but that, in fact, doesn’t force any of the associates to follow them. But italian fashion owns formidable resources and it demonstrates them also in the ethical field, mainly when it has the possibility to mix in one project environmental necessities, manufacturing and culture. Prada, through the Fondazione, has just developed a multiple schedule that involves art spread and brand’s values: art, exhibitions, cinema with ways that go beyond fashion to become a lifestyle, contributing to create a new humanism. As important as it, is the example of Zegna, that has developed projects and plans of green thinking, coordinated by a foundation that also manages Oasi Zegna, a free-entry wildlife park that covers around 100 Km2 between Trivero and Valle Cervo, in the Biellesi Alps in Piedmont. And during the Fai days dedicated to spring – March 19th and 20th – it will be possible to visit Casa Zegna and Lanificio Zegna. Two models that go beyond declarations of intent and prove that, on this topics, we are still able to beat the competitors. Luisa Ciuni

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