Archivio di luglio, 2016

MANICHE CORTE E GIACCA? SI’ MA…

polojacket

Ci piace o non ci piace? La manica corta sotto la giacca di norma non dovrebbe piacerci, la giacca imporrebbe la camicia a manica lunga. Di sera e/o con un completo formale senza dubbio. In fondo però siamo esseri umani. Anche se non viviamo in zone prossime all’Equatore, la manica corta in sé è una panacea stagionale. Ci piace, con tasso di gradimento pari al 100%, la polo sotto la giacca. E’ un rapporto ormai consolidato. Ha dimostrato la sua ragion d’essere già negli anni Venti del secolo scorso prima nelle situazioni leisure, poi anche in città, nei mesi in cui “la moglie è in vacanza”. Due sole avvertenze in merito alla combinazione in questione: è attestazione di disinvoltura e tale deve rimanere. Scordiamocela per le occasioni in cui sul comfort deve prevalere l’aplomb. In secundis, prestiamo un minimo di attenzione all’abbinamento cromatico. Per la polo indossata da sola semaforo verde sempre e comunque. Se portata con il blazer, nessun tabù particolare, solo un po’ di cautela nell’accostamento. Di Don Johnson in stile “Miami Vice” ne è bastato uno. Non ci piace per nulla la camicia a manica corta sotto la giacca. Nel migliore dei casi, con una bella cravatta dai colori sgargianti fa rivenditore di auto usate di Minneapolis. Ci basta vedere certe performance nei telefilm un po’ datati made in USA. Nella peggiore delle ipotesi, in sano poliestere verdino/grigino/giallino smunto fa alto funzionario del defunto Partito Comunista dell’Unione Sovietica in vacanza sul Mar Nero. Passé. Per tali estasianti visioni resta ancora la Corea del Nord. Fin che mai. Giorgio Re

 

Short sleeves and jacket? Yes, but…Do we like it or not?

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JURASSIC FALL

PAULSMITH

Felpa, Paul Smith f/w 2016/17

Una delle caratteristiche costanti e peculiari delle collezioni di Paul Smith è mantere il rigore e la qualità sartoriali propri della tradizione inglese (i suoi abiti sono un culto tra celebrities e non), stemperandoli a tratti con elementi giocosi, pop, divertenti. Così in sfilata possiamo vedere un cappotto blu notte lungo al ginocchio (con una banda di colore a contrasto) indossato sopra a una felpa con stampa/fumetto di tirannosauri. Scommettiamo che sarà una delle stampe iconiche/ironiche della stagione. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl.

One of the constant and peculiar … Continua a leggere →

STYLE MAGAZINE 2015

The songwriter Newton Faulkner photographed by Timur Celikdag, wearing Hermès. Styling Alessandro Calascibetta.

faulkner

NIENTE CALZE NIENTE STILE?

nosocks

Il no socks glam ha preso saldamente piede… nel senso letterale del termine. Sarebbe ipocrita negare che alcuni uomini non troppo in là con l’età, di gradevole aspetto, icone attuali del fascino virile, con la loro discreta dose di charme, in determinate circostanze ed occasioni, sfigurano mostrando la caviglia nuda che raccorda l’abito scuro, di buon taglio – se non lo smoking vero e proprio – e la calzatura stringata, in nappa lucida o in vernice dalla forma in genere affusolata. La moda non è statica, né le sue regole sono sempiterne, scolpite nella pietra come i dieci comandamenti sulle Tavole della Legge. Farebbe però comodo un “codice di comportamento” al quale attenersi. In primo luogo evitiamo l’effetto Carnevale: abito formale e scarpe stringate senza calzini possono funzionare solo se l’abito è scuro, nero o blu notte, o viceversa bianco ma rigorosamente one tone, e le calzature unicamente nere. E un minimo di “standing”- in pratica, un bell’aspetto – è auspicabile come conditio sine qua non, senza necessariamente essere il sosia o il fratello gemello segreto di Justin Timberlake. Infine, come già accennato, è fondamentale la circostanza, che non può certo essere la quotidianità di una giornata di lavoro. Vedere in metropolitana un impiegato con un pantalone beige in sé più che adeguato, le scarpe stringate color cuoio, anch’esse ineccepibili e ben abbinate al pantalone, ma portate con i fantasmini che spuntano indomiti può davvero far pensare alle peggiori cose e indurre a riflessioni estremamente cupe sui destini dell’umanità. Ciò detto, esiste il libero arbitrio che include anche l’utilizzo o meno dei calzini. Ognuno lo applichi come meglio crede. Giorgio Re

No socks no style? The no socks glam  … Continua a leggere →

HIDING LOGO

VUITTONBorsa, Louis Vuitton f/w 2016/17

Kim Jones ha dedicato la sua ultima collezione invernale alla città di Parigi, e nello specifico alla maison Vuitton, la “sua” maison da ormai cinque anni. Il concept è “Future Heritage”, che si traduce in una serie rivisitazioni di codici propri del marchio dal 1854. Come le borse presentate in passerella, piccole copie degli storici bauli logati, ai tempi realizzati su richiesta del cliente, con interni a specchio e decorate da una nuova versione del Monogram, un gioco traslucido tono su tono denominato Eclipse. La stessa stampa viene riproposta sulle borse Business della stagione, per i fashionisti, ma con sobrietà. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl.

Kim Jones chose to dedicate … Continua a leggere →