Archivio di marzo, 2015

GREEN GARMENTS

Le sneakers Green California di Gucci
Sono sempre di più le aziende della moda che si preoccupano di produrre in maniera eco sostenibile. E questa sensibilità è sicuramente «figlia» di quel rinnovato senso comune di cui il fashion è sempre un grande sensore. Il consumatore oggi è più contento, più motivato se sa di comprare oggetti buoni oltreché buoni oggetti. Ma una moda eco sostenibile o prodotta secondo queste norme non è per forza anche etica anche se è giusto sottolineare che la sensibilità di chi accetta di non inquinare acque e ambiente effettivamente si coniuga al meglio con la cura della natura. La parola etica comprende però più elementi rispetto al solo rispetto per l’ambiente. Include la proprietà intellettuale, ad esempio, la tracciabilità della filiera dei materiali, il rispetto delle norme di sicurezza del lavoro. E questo per non parlare che di alcuni elementi che rendono morale la creazione di un prodotto. Tuttavia, l’eco sostenibilità  porta già da sola sulla strada giusta ed è foriera di futuri grandi sviluppi. Tra i grandi marchi un antesignano della cura dell’ambiente è senza dubbio Gucci che ha il merito di avere iniziato alcuni anni prima di tutti gli altri il suo cammino per azzerare l’inquinamento produttivo. Dal 2012 la casa fiorentina produce inoltre un sandalo da donna biodegradabile e una sneaker maschile (nome rivelatore: Green California) dalla tomaia altrettanto safe; a questi oggetti unisce anche delle montature per occhiale ugualmente in accordo con la natura. Una strada importante, quella tracciata, che gli altri marchi dovrebbero affrettarsi a copiare di corsa…come se si trattasse di una fantasia o di una borsa particolarmente riuscita. Luisa Ciuni
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PREVIEW STYLE MAGAZINE APRIL 2015

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SPORTWEEK 28 MARZO 2015

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SCHEMA LIBERO IN DOPPIOPETTO

In double-breasted. This week’s picture is a frame of the movie I believe in you, set in London during the postwar period. The main character wears with self-confidence the double-breasted jacket, that way of dress of the gangsters typical of the late 40s, that oriented the fashion of great designers such as Armani and Versace. The gangster figure – from Scarface (the original one, directed by Howard Hawks in 1932) to Borsalino, Chinatown and dozens of other popular movies – has a particular appeal that in the collective consciousness refers to a specific style. Today the double-breasted lasts and is the guarantor of an elegant and refined, not necessarily too formal, attire. The lapels are shawl or peak, but narrower than then. To respect the proportions, the shirt has to have a little collar. The same for the tie. A frame from the movie I believe in you, 1952

STYLE FASHION ISSUE #2 – EDITORIALS

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