sfilate

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 1

ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE


La collezione “architettonica” di Stefano Pilati é da rivedere da vicino; le stoffe sono da toccare e i dettagli sono tutti da scoprire. Il designer sembra orientato verso  una direzione che incontra lo stile di un uomo estremamente raffinato, ma con un’anima più sportiva e meno formale del solito.

CORNELIANI


Punta sul leisure più che sul classico/formale. E sugli accessori. I contenuti fashion sono evidentemente entrati nel DNA del brand, che per la prima volta osa stampe floreali e il Total Black in una collezione estiva.

COSTUME NATIONAL HOMME

Per la seconda stagione consecutiva, Ennio Capasa trasporta con successo il suo “rock style” nel più sofisticato ambito dandy. Potrei definire l’uomo di questa collezione, come un “Bowie Dannunziano”. Bellissima.

DOLCE & GABBANA

Una prova di stile che può essere definita una haute couture al maschile. Le uscite fashion sono entusiasmanti: sontuosità e ricchezza nei ricami e nelle stoffe. La collezione alterna Moda e Classico con saggezza ed esperienza, senza sbalzi né cadute di tono.

CHRISTIAN PELLIZZARI

La sfilata offre qualche spunto interessante, ma c’è ancora molta incertezza e poca coerenza. Sono certo che la produzione ha combinato qualche guaio con la consegna dei prototipi…

ANDREA POMPILIO

Più omogeneità e idee chiare rispetto alla collezione estiva presentata l’anno scorso. Strettamente fashion, senza mezze misure: la ami o la odi.

LES HOMMES

Una fantasia su questa sfilata: facciamo finta che Ridley Scott decida di girare un film futuristico come il suo Blade Runner ambientato in un college irreale. Ecco, i costumi del film sarebbero questi. Bravi! Originalità e Moda con una forte inclinazione sport.

JOHN VARVATOS

La novità è negli accessori: curati, fatti a mano e molto fashion. L’abbigliamento si addolcisce rispetto al passato: le giacche da giorno hanno il taglio del tight ma sono destrutturate, e il knitwear – “ruvido” e maschile – diventa una zona importante della collezione. E poi, basta con il nero: l’anima rock di Varvatos, oggi, sembra svanita.

VERSACE

L’uomo Versace questa volta è così: meno muscoli e più cervello. Collezione bella e “strategica”: l’abbigliamento è più fluido come dettano le ultimissime tendenze, gli accessori giocano un ruolo centrale, sono bellissimi e strizzano l’occhio allo sportswear (di lusso, ovviamente). La sfilata, nel suo insieme, resta fedele al suo pubblico ma aggiunge una buona dose di contemporaneità che la rende molto più moderna.

HOGAN

L’abbigliamento di Hogan mescola per aspetto e tessuti il mondo classico e quello sportivo: tagli formali guadagnano una patina sportswear con jersey e felpa.

TRUSSARDI

Silhouette over esaltate da stampe e gessature ampie, ispirate ai jazzisti underground degli anni Trenta.

MSGM

L’uomo di Msgm ha un carattere fortemente sportivo e si muove tra felpe a righe e bluse in nylon stampato con simboli nautici mixati a palme e cactus dal gusto ’80.

MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2014-2015 GIORNO 4

DSQUARED2

Pelle tagliata al vivo, bianca o nera/asfalto. Padded-Jacket arancio. Giacconi e bomber in lana cammello, blu navy e tabacco. E, naturalmente, tanto denim. La collezione é più articolata: offre diversi spunti sportswear, ma é anche classico/giovane e fashion.

GIORGIO ARMANI


Le foto parlano da sole. I paletot “Armani Style”, morbidi e ampi ma strizzati in vita dalla cinta e il knitwear avvolgente, sono la parte più bella della collezione.

ERMANNO SCERVINO


Collezione metropolitan/dark. Bella l’uscita finale con le mantelle.

ZZEGNA


Una delle più belle sfilate di Paul Surridge e una delle migliori di questa edizione di MFW. Colore: in particolare uno zafferano che – realizzato sul casentino e sulla lana spessa usati per caban e cappotti –  diventa più soft. Ma é l’unica zona”accesa” della collezione, per lo più basata sui blu e sulle nuances del grigio. I capispalla bicolored danno vita a contrasti di grande impatto, e diventano immediatamente un must-have. Bellissimi anche la maglieria e gli abiti, che sono “slim-fit”,  ma con giusta moderazione. Bravissimo Paul!

ROBERTO CAVALLI

Dietro-front: dopo due stagioni di menswear classico/fashion, tanto classico da intitolare i due eventi (gennaio e giugno 2013) “Gentlemen Club”, Roberto Cavalli torna alle origini. E ri-edita aggiornando forme e colori, la prima collezione uomo, che debuttò nel’98 a Firenze: un flashback da cui si evince che il suo uomo piace così com’è sempre stato. Nomade, Rock, Psichedelico.

MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2014-2015 GIORNO 3

ANDREA POMPILIO

Pompilio introduce un classico/sportivo che fino ad ora non aveva contemplato nelle sue collezioni passate. Parka, paletot, giubbotti e bomber in flanella si mischiano ad uno styling “a strati” giocato su lunghezze e sovrapposizioni.

EMPORIO ARMANI

Total Grey. Velours, Astrakan, Flanelle (é la stagione della flanella). Shapes; non c’è via di mezzo, morbide e ampie o super asciutte e striminzite.

PORTS 1961

Ritorno alla grande del primissimo Ports1961. Simmetrica, Algida, Sofisticata. Il trait-d’union tra sartoriale e sportivo é perfettamente sinergico; la compattezza delle stoffe e la qualità dei trattamenti tech é di assoluta attualità. La collezione é in sintesi molto pulita e molto elegante: piacerà.

GUCCI

Come è successo anche ad altri colleghi in questa Milano Fashion Week, anche Frida Giannini cambia direzione. La “svolta” è evidente finanche nel grooming ma soprattutto nel casting: il cambio è radicale, dagli indossatori “belli veri” Gucci passa ad un genere di uomo più emaciato e più “street”. Naturalmente anche la moda subisce una metamorfosi: via i colori violenti, le stampe, e i pellami ricamati della stagioni passate. Lo stile di Gucci – in questa sfilata – è nettamente mutato: più urbano e meno vistoso.

ETRO

Un’omaggio alla sartoria e alle persone che vi si dedicano anima e corpo, fatte sfilare in passerella da Kean Etro. Abiti, gilet, cappotti dai tagli rigorosi e asciutti, nei colori e nelle fantasie che hanno reso la maison famosa nel mondo. (testo di Angelica Pianarosa)

TOD’S

Il gruppo investe sul total look. Un’ottima idea: l’abbigliamento complementare agli accessori, racconta lo stile del “mondo” Tod’s con una collezione che punta in alto. Con successo.

PIACENZA CASHMERE

Filati morbidissimi e iperpreziosi, come il baby lama e il jersey di cashmere, valorizzati da lavorazioni tridimensionali e sovrapposizioni. Bello il cardigan in lana grossa melange o con checks in rilievo. (testo di Angelica Pianarosa)

ANDREA INCONTRI

“Torna la moda portabile”. Oppure “L’uomo vuole il Classico”. I titoli dei giornali dicono sempre così, ogni stagione, anche quando non é vero; forse per “tranquillizzare” l’Italia bacchettona, che – si presume erroneamente – é quella che spende di più. Invece la moda maschile sta vivendo un periodo d’oro e i nuovi consumatori hanno voglia di svoltare. Andrea Incontri mira dritto al cuore di una generazione di uomini “nuovi”, che amano sì il menswear classico, ma che desiderano svecchiarlo. Quindi perché no un blazer rosso o un bomber multitasking in panno blu/denim? Pantaloni a vita alta, paletot cammello da abbinare a felpe grigio ferro? Questa collezione di Incontri ha un’anima fresca, un carattere preciso ed é ricca di charme. Davvero Bellissima.

CANALI

Una vera rivoluzione: Canali dice addio ad una moda solida e ben confezionata, che – però – ha fatto il suo tempo. Si respira un’aria di Grande Cambiamento. Il taglio con il passato è netto: silhouette moderne, abiti e spezzati asciutti e niente gessati larghi, piuttosto stampe fantasia di gusto contemporaneo. Canali si rivolge oggi ad un uomo con uno spirito più giovane, e introduce un contenuto fashion – con cautela e misura – spalmandolo coerentemente in tutta la collezione.

TRUSSARDI

Nero, Testa di Moro e Grigio sono i non-colori dominanti della collezione, che punta anche sul tessuto, con fantasie classiche come l’immancabile principe di Galles. Il cappotto cammello – un timeless tra i più graditi al pubblico maschile – é foderato in nappa.

ANTONIO MARRAS

Il ritorno di Antonio Marras sulle passerelle maschili e’ un inno alla sartoliarita’ riletta in chiave contemporanea. Abiti grigi da portare con il chiodo e con camicie su cui campeggia l’immagine di suo padre. (testo di Carlo Ortenzi)

FENDI

Immagino che disegnare e realizzare una collezione di lusso estremo ma allo stesso tempo “basica”, sia impossibile. O meglio, lo credevo prima di assistere a questa sfilata: Silvia Venturini Fendi é riuscita a creare un abbigliamento di altissima gamma, sulla lunghezza d’onda degli amanti del minimalismo. Un minimale lussuoso, eppure lineare e – sotto un certo punto di vista – semplice. Applausi!

BRIONI

Brioni a/i 14/15. Ossia, Brendan Mullane e la sua superba espressione del lusso: dai pellami più preziosi come il visone scolpito, alla lana e al cashmere. E un’edizione super limitata di capi in raso di seta disegnati a mano, uno per uno letteralmente. Nel suo insieme, la collezione suggerisce l’idea di un uomo contemporaneo – naturalmente ricchissimo – amante della perfezione. Un uomo con uno spiccato cotè “dannunziano”. Eccezionale, Speciale, Unica.

SERGIO ROSSI

La scarpa icona dell’a/i di Sergio Rossi fonde il mondo del classico con tratti particolarmente fashion: pellami preziosi e trafori tipici delle Oxford incontrano applicazioni di borchie e una forma che ricorda vagamente le creepers. Per gentiluomini rock. (testo di Angelica Pianarosa)

MILANO MODA UOMO F/W 2014-2015 FOLLOW US

 

DOLCE & GABBANA “SARTORIA UOMO”

Sabato sera, a Londra, la “Men London Collection” di Dolce & Gabbana, ha dato il via al periodo della moda uomo. Con questa collezione i due designer sottolineano il fatto che gran parte della loro produzione maschile si rivolge anche ad un pubblico conforme alla tradizione e alle regole sartoriali. Le tinte dominanti sono il blu, il marrone e il nero
fino alle diverse declinazioni del grigio; alcune stoffe hanno un disegno geometrico d’effetto psichedelico che rimanda alla Londra anni ’60 di “Blow-up”.

Last Saturday, in London, “Men London Collection” by Dolce & Gabbana has starded off the men’s fashion period. Through this collection the two designers highlight the fact that a big part of their male production is dedicated to customers consistent with tradition and sartorial rules as well. Prevailing colours are blue, brown and black, up to different shades of grey; some suits have geometrical patterns with a psychedelic effect that reminds us the Sixties’ London in “Blow up”.