christian pellizzari

SCHEMA LIBERO CLASSE OTTANTA

80s’ class. In spite of the recession, in the last few years new magazines of image, art, design and fashion have been created. Lots of them are autofinanced, others are supported by small businessmen. It means that the generation of the late 80s/90s feels like expressing itself, and aims at the paper magazines: this is, actually, the most surprising feature. They have studied to be art directors, journalists, fashion editors and they do just fine even out of the publishing giants. For the new fashion-designers, life is even harder: making (and supplying) a collection has very high costs. But, in the world of italian designers, the emerging brands are creations of men who are between 35 and 40 years old. Today I present the cover of the first issue of the very refined magazine c.a.p.74024. And four looks of menswear successful brands.

MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2015-2016 GIORNO 4

GIORGIO ARMANI

I contenuti fashion sono più forti in questa collezione, a differenza di quella Emporio, che – normalmente – è la linea Armani più moda. Bellissime le borse e i blazer “destrutturati”.

DIRK BIKKEMBERGS

Gli accessori da giacca, intelligentemente pensati per sostituire le borse, ovvero da indossare sul capo spalla come armature in pelle multitasking, sono davvero di grande effetto. Il fit dei blazer è asciutto quel tanto che basta per definire spalle e busto ma senza esagerazioni. Belli anche gli zaini.

ROBERTO CAVALLI

Lusso ostentato. Ma ammorbidito da uno styling pulito, che punta per lo più sul nero. Nero come il rock, nero come il punk. Super grooming, acconciature top, che ricordano quelle di una copertina di Meisel per un numero di L’Uomo Vogue degli anni ’90.

GUGLIELMO CAPONE

Grande stile, gran gusto e una bellissima ricerca di materiali; si spazia dal cachemire e le lane del knitwear – particolarmente caro a Capone – fino al raso doppiato usato per austeri trench blu notte di sapore militare.

CHRISTIAN PELLIZZARI

Belli e di taglio classicheggiante gli abiti in lana a quadretti e mélange e molto bella la maglieria. Le zone più moda della collezione – invece –  sono realizzate in seta stampata: i check a contrasto rimandano alla Londra anni ’60 di “Blow-Up”. Per Pellizzari, un bel passo avanti.

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 1

ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE


La collezione “architettonica” di Stefano Pilati é da rivedere da vicino; le stoffe sono da toccare e i dettagli sono tutti da scoprire. Il designer sembra orientato verso  una direzione che incontra lo stile di un uomo estremamente raffinato, ma con un’anima più sportiva e meno formale del solito.

CORNELIANI


Punta sul leisure più che sul classico/formale. E sugli accessori. I contenuti fashion sono evidentemente entrati nel DNA del brand, che per la prima volta osa stampe floreali e il Total Black in una collezione estiva.

COSTUME NATIONAL HOMME

Per la seconda stagione consecutiva, Ennio Capasa trasporta con successo il suo “rock style” nel più sofisticato ambito dandy. Potrei definire l’uomo di questa collezione, come un “Bowie Dannunziano”. Bellissima.

DOLCE & GABBANA

Una prova di stile che può essere definita una haute couture al maschile. Le uscite fashion sono entusiasmanti: sontuosità e ricchezza nei ricami e nelle stoffe. La collezione alterna Moda e Classico con saggezza ed esperienza, senza sbalzi né cadute di tono.

CHRISTIAN PELLIZZARI

La sfilata offre qualche spunto interessante, ma c’è ancora molta incertezza e poca coerenza. Sono certo che la produzione ha combinato qualche guaio con la consegna dei prototipi…

ANDREA POMPILIO

Più omogeneità e idee chiare rispetto alla collezione estiva presentata l’anno scorso. Strettamente fashion, senza mezze misure: la ami o la odi.

LES HOMMES

Una fantasia su questa sfilata: facciamo finta che Ridley Scott decida di girare un film futuristico come il suo Blade Runner ambientato in un college irreale. Ecco, i costumi del film sarebbero questi. Bravi! Originalità e Moda con una forte inclinazione sport.

JOHN VARVATOS

La novità è negli accessori: curati, fatti a mano e molto fashion. L’abbigliamento si addolcisce rispetto al passato: le giacche da giorno hanno il taglio del tight ma sono destrutturate, e il knitwear – “ruvido” e maschile – diventa una zona importante della collezione. E poi, basta con il nero: l’anima rock di Varvatos, oggi, sembra svanita.

VERSACE

L’uomo Versace questa volta è così: meno muscoli e più cervello. Collezione bella e “strategica”: l’abbigliamento è più fluido come dettano le ultimissime tendenze, gli accessori giocano un ruolo centrale, sono bellissimi e strizzano l’occhio allo sportswear (di lusso, ovviamente). La sfilata, nel suo insieme, resta fedele al suo pubblico ma aggiunge una buona dose di contemporaneità che la rende molto più moderna.

HOGAN

L’abbigliamento di Hogan mescola per aspetto e tessuti il mondo classico e quello sportivo: tagli formali guadagnano una patina sportswear con jersey e felpa.

TRUSSARDI

Silhouette over esaltate da stampe e gessature ampie, ispirate ai jazzisti underground degli anni Trenta.

MSGM

L’uomo di Msgm ha un carattere fortemente sportivo e si muove tra felpe a righe e bluse in nylon stampato con simboli nautici mixati a palme e cactus dal gusto ’80.