DAKS

IO DONNA SCHEMA LIBERO – QUEL BUGIARDO DI MARCELLO

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Marcello, that liar. Cannes, May 1987: 31 years ago Oci Ciornie won the Palme d’Or. The movie by Nikita Michalkov, inspired by some novels by Anton Cechov, is not so well known: it is never broadcasted on TV and it is hard to still find a copy. I’m lucky to have one, and I had the great fortune of being that year at the Festival, watching the premiere of the movie and participating at the award ceremony. The story is interpreted by Mastroianni and Elena Safonova, with the special appearance by an extraordinary Silvana Mangano that, even if she was already gravely ill, accepted to join the cast of the Michalkov masterpiece. It was her last movie, she died in Madrid two years later, only 59 years old. I remember one line of Elisa, her character, that she says to her husband in one of the last scenes: “Romano, once in your life, tell the truth”. Yes, because the role played by the great Marcello is that of an incurable liar, looking for a new woman that he finally finds in Russia. The movie is set at the beginning of the 20th century, many scenes are filmed on a cruise ship where Mastroianni shows off several suits designed by the costumers Larisa Lebedeva and Carlo Diappi and made by Sartoria Tirelli.

SCHEMA LIBERO TAGLI ORIGINARI

Original cuts. “Traditions have to be maintained so they can be passed on to future generations. In troubled times like ours, we must maintain these traditions which are our luxury and the flower of our civilisation”. It has been said, written indeed, by Monsieur Christian Dior; and Kris Van Assche, the current creative director of Dior Homme, used the original sentence and handwriting of Maitre Dior, as the leit-motif of menswear collection, as a pattern printed on outerwear. The idea of “maintaining these traditions in troubled times because they’re the flower of our civilisation”, injects a sense of pride. So that’s why we mustn’t forget that in any field  – from art to fashion and literature – nothing existing today would have been possible without an origin, a past. Christian Dior on the Times’ cover in 1957

MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2015-2016 GIORNO 2

BOTTEGA VENETA


Velluto liscio, colori caldi abbinati al grigio, stivaletti in pelle anticata, i pantaloni in denim larghi e con le pinces: lo styling (bellissimo), mescola questi elementi e Tomas Maier da vita ad un’eccellente collezione.

N°21


Alessandro Dell’Acqua conquista stampa e buyers. Le prime due collezioni uomo – questa è la terza – sono servite per affrancare sul mercato il brand N°21. Ma questa, è la più completa, la più matura; Dell’Acqua rivede proporzioni e volumi a favore di un prodotto moda davvero molto bello, e giusto anche per un consumatore più tradizionale.

CARUSO


Sergio Colantuoni – soprattutto dopo l’apertura della boutique Caruso prima a New York e da ieri anche a Milano – continua la sua scalata verso l’Olimpo dei designer più cool del momento. Fin dalla primissima collezione, presentata ormai 3 anni fa, Colantuoni aveva le idee ben chiare: oggi è al top.

SALVATORE FERRAGAMO


Lo styling un po’ troppo appariscente della sfilata rischia di “nascondere” una bella collezione. Il punto di vista del menswear di Massimiliano Giornetti è comunque attraente e prezioso.

CALVIN KLEIN COLLECTION


Italo Zucchelli presenta una collezione ricca di spunti e sensuale. Le stoffe, spesso cucite con materiali di rinforzo, sono maschili e calde. Predominano le nuances del grigio e il nero: anche nei capi in vinile. I boots sono già un accessorio fetish.

DAKS


Filippo Scuffi aggiorna i suoi riferimenti moda e presenta la collezione con uno styling meno carico e più preciso. Lo stile è anglo-italiano con un pizzico di sensualità.

PRADA

La collezione di Prada stravolge i codici del menswear contemporaneo. Se altrove le forme si allargano, la maglieria domina la scena e una certa attitudine sport pervade lo stile dell’abbigliamento per l’uomo, Miuccia Prada fa tutto il contrario: volta le spalle all’omologazione – come sempre del resto – e inventa un autunno/inverno austero, rigoroso, asciutto, dove il colore è assente e i tessuti sono freddi. Come negli anni Novanta.

MONCLER GAMME BLEU

Thom Browne sorprende anche questa volta. La sfilata/spettacolo di Moncler Gamme Bleu parte quasi in sordina, con gruppi di modelli che indossano piumini in tinte basic abbinate a pantaloni bianchi. La sorpresa arriva quando i ragazzi si svestono del primo strato rivelando una collezione composta da blazer con pattern diversi, cuciti insieme, che spaziano dal tweed unito a stoffe disegnate da checks e righe. Mano a mano, sfilano in successione altri piumini, con grandi motivi grafici. L’ennesima conferma dello straordinario talento di Browne.

 

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 2

BOTTEGA VENETA


Sobrietà totale. Il mix perfetto tra una sensualità sottile e uno sport/chic di estremo lusso disegnato da Tomas Maier convince e strappa l’applauso.

ICEBERG


Modestia a parte…avevo visto giusto: Federico Curradi é veramente bravo: Iceberg ha riconquistato una collocazione ben precisa nel panorama del menswear. La sfilata é “gentile” e maschile, raffinata e coerente. Bravo.

GUGLIELMO CAPONE


Dal mood avvolgente presentato a gennaio, a tutt’altro spirito; più fresco e agile. Alta qualità nella mischia di certi tessuti: il soprabito è in lino e chiffon.

BOGLIOLI


Sobriamente modaiola: la collezione centra lo stile e il gusto di un uomo contemporaneo che, al classico, chiede una marcia in più.

SALVATORE FERRAGAMO


Massimiliano Giornetti per Ferragamo: dietro-front. Ritorna con i piedi per terra e – dopo aver testato il suo talento con una sfilata che esplorava il mondo dello sport (gennaio 2014) – fa un passo indietro, e disegna una collezione più consona all’heritage del brand.

MARNI


Geometrica, lineare, astratta. I disegni a blocchi e strisce di colore a contrasto, si ripetono in tutta la collezione, dall’abbigliamento agli accessori: bellissimi gli zaini.

SERGIO ROSSI

Optical Retró e Sneaker Cult.

CALVIN KLEIN

Bellissimo casting e collezione piacevole e portabile, soprattutto i giubbotti in pelle trapuntata con il cappuccio foderato in tessuto colorato. Molto sensuale.

TOD’S

Andrea Incontri firma ufficialmente il primo Total Look di Tod’s. Una lunga storia di accessori che – oggi – si completa con l’abbigliamento. La collezione é persuasiva, accattivante: uno chic molto maschile.

BALLY

Pablo Coppola, già a capo della direzione creativa degli accessori uomo del brand svizzero, prima ancora responsabile accessori per Tom Ford, debutta come creative director di Bally con una bella collezione di Total Look.

JIL SANDER

Strategicamente concepita come una collezione “di passaggio”, ruota intorno al trend imperativo di questa edizione della MFW: sport/classic/fashion.

PRADA

Sperimentazione ed evoluzione del formale secondo Miuccia Prada. Alla base di tutto, semplicità e concretezza, che puntano al ripescaggio della memoria storica della tradizione del guardaroba maschile. Come? Per esempio esasperando le caratteristiche chiave dell’abito (le cuciture vistosamente impunturate a contrasto) e mettendo in risalto la “banale” bellezza di un pullover beige con il pantalone blu notte.

MONCLER GAMME BLEU

Un altro eccellente lavoro di Thom Browne. Se lo styling vi pare eccessivo, cercate di immaginare i capi uno ad uno, “smembrati” dalla presentazione multi strato. Bellissima.

ANTONIO MARRAS

Il formale incontra il calcio, una collezione dedicata a Gigi Riva. Un melange tra sport e sartorialità, arricchito da stampe, tessuti lucenti,colori accesi e da bellissimi accessori.

DAKS

Geometrie in tutte le forme, stampate, in trama e a rilievo. Le vestibilità si asciugano quasi come una seconda pelle.

CARUSO

Caruso presenta “Supernatural Man”, la collezione SS 2015 ideata dal lifestyler Sergio Colantuoni. Questi abiti saranno disponibili soltanto nei flagship del Brand, e si distingueranno grazie ad una speciale etichetta: “CARUSOperCARUSO”. L’intento (riuscito in pieno), è quello di esprimere  la quintessenza dell’impegno profuso nella loro realizzazione: tutta la sapienza sartoriale di Caruso in un abito.

SANTONI

Stringate di pelle bicolore intrecciata emergono in una collezione dove i classici modelli sono rivisti in lavorazioni e dettagli imprevisti come suole alte e pelli traforate.

SCHEMA LIBERO SIXTIES MOOD

This week’s picture, from the book Richard Avedon Performance (published by HNA), appeared on Harper’s Bazaar in 1962. This story was shot in Paris, between Chez Maxim’s and the Saint-Régis Hotel, and it was based on an idea of Avedon that, for its production, made himself directed by Mike Nichols (the director of The Graduate). The shooting would have been a homage/satire to the legendary and troubled love story between Liz Taylor and Richard Burton. In this picture – which staged a false press conference – the american actress/model Suzy Parker wears a Yves Saint Laurent dress. The model that plays the role of Burton is obviously in pure Sixties mood too: black round-neck pullover, dark thin tie and white shirt whit mini-collar. Trousers and shoes also black. So I suggest a total black that refers to that decade, which was certainly – with the Fourties – a period of great elegance. Suzy Parker in a picture by Richard Avedon for Harper’s Bazaar (1962)