ALLA CAVIGLIA

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Anche sì! Non è un efferato delitto scegliere di indossare un pantalone – necessariamente di linea affusolata e con risvolto – che si fermi un poco sopra la scarpa, in corrispondenza della caviglia o poco più su. Assodato ciò, veniamo alle controindicazioni come da foglietto illustrativo – dicasi “bugiardino” – dei medicinali. In primis: in molti aspetti della vita, anche in quelli ben più sostanziali, sono i centimetri a fare la differenza. Traduzione: la caviglia è la caviglia, la metà polpaccio è la metà polpaccio. Dunque vediamo di non strafare e voliamo basso, anche se non rasoterra. Nel senso letterale del termine. Evitiamo in ogni modo l’effetto allagamento dell’appartamento causa rottura delle tubature condominiali, o peggio “acqua alta in Piazza San Marco”. Inoltre: lasciamo ai clown l’effetto circense che risulta dalla scelta eccessivamente azzardata in quanto a colori, fantasie et similia dei calzini. Non siamo più ai tempi dei nostri papà e nonni che, quasi sempre su inesorabile diktat delle amabili consorti, si arrovellavano non poco perché costretti ad abbinare ad ogni costo i calzini alla cravatta, al pullover e quant’altro. Libertà sì, ma un briciolo di misura, ovvero di buon gusto, non è mai controproducente. Conclusione che vuole far riflettere? Bei tempi quando erano solo le Signore a doversi preoccupare di avere caviglie sottili perché le gambe svettassero senza sfigurare sui tacchi. Ora, a quanto pare, il problema è anche nostro. Giorgio Re

Ankle lenght, we say yes! It’s not a crime choosing to wear a pair of trousers that ends a little over the shoes, ankle-lenght or a bit less. That said, let’s see the contraindications as per patient package insert. First of all, in many aspects of life, centimetres make the difference. In other words: the ankle is the ankle, the calf is the calf. So, avoid the exaggerations and fly low, even if not close to the ground. Avoid the “flooded flat” effect, please. Then, leave to clowns the freaky effect due to a too daring choice of socks (in colours and patterns). We’re not in the old days, when men, often forced by their wives, had to match socks to ties, to pullovers, and so on. Freedom is the word, but a little of moderation, or better good taste, is never counterproductive. An end that makes us think? Good times when only ladies had to worry about thin ankles not to show themselves up wearing heels. Now, apparently, the problem is ours too. Giorgio Re

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