PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAY 5

LANVIN

Lucas Ossendrijver esce dal coro –  come del resto è sua abitudine fare – e disegna una straordinaria collezione che gioca un ruolo determinante nel panorama della moda maschile; i suoi volumi e le sue linee influenzeranno il trend anche questa volta.  Il designer spazia con disinvoltura da abiti destrutturati a bomber dalla costruzione “rigida” in raso di seta, facendo combaciare due stili in una sola, omogenea, sofisticatissima idea di uomo. Bellissima sfilata.

PAUL SMITH

Sir Paul – a sorpresa – abbandona per questa stagione i riferimenti estetici del rock/pop e individua un nuovo menswear più incline al dandismo. Per abiti e giacche usa infatti il raso di seta delle vestaglie, amplia la larghezza dei pantaloni e la collezione diventa immediatamente fluida e ricca.

SAINT LAURENT PARIS

Il poncho, i camperos, la giacca/bolero ricamata in oro: chi è l’uomo Saint Laurent Paris? Un personaggio di “Kill Bill”? Di “Paris Texas”? E i giubbotti con le frange? “Easy Rider”? Un pot-pourri di citazioni cinematografiche di grande effetto. Ma c’è qualcosa di più importante da sottolineare: Slimane ha capito che sfilare una collezione streetstyle non paga più. E, questa volta, aggiunge una dose massiccia di lusso e opulenza. Slimane resta fedele a sé stesso ma rilancia il suo cliché street-wear puntando ad un target decisamente più alto.

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