milano moda uomo

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 4

GIORGIO ARMANI

L’eccellenza del Maestro emerge più che mai quando Giorgio Armani cita sé stesso, e questa collezione É decisamente quell’ “Armani Style”  che vogliamo da lui. Applausi.

DSQUARED2

Una bella collezione, fresca, giovanile e positivamente commerciale. L’ispirazione principale? L’arte pop in voga tra la fine degli anni ’60 e i primi ’70.

ERMANNO SCERVINO

L’orientamento giusto è lo sport di lusso anche per Ermanno Scervino.

FRANKIE MORELLO

I capispalla sono ariosi e colorati, ma c’è anche un leggerissimo spolverino “carta carbone”. La collezione è molto piacevole e ben fatta e lo styling è azzeccato in pieno.

ROBERTO CAVALLI

Roberto fa tabula rasa; azzera e riparte dalla sua prima sfilata uomo (2000). In questa collezione infatti, riporta – come allora – tutto il suo immaginario maschile: un nomade-hippie, avventuroso e amante del lusso.

D-GNAK

Il designer coreano mantiene i codici, di chiara matrice orientale, della sua moda: rigore ed essenzialità nelle linee, forme che avvolgono il corpo, colori puri. Il tutto, per la ss15, orientato ad uno sportswear alto.

TOM REBL

L’ispirazione di Tom Rebl per la prossima estate è l’India, che contamina e reinterpreta in un gioco di opposti i capi iconici dello stilista: il chiodo, il trench e la vestaglia.

JULIAN ZIGERLI

Capi sportivi e tessuti tecnici sono alla base della collezione di Zigerli, che però li maschera ironicamente con colori e dettagli ironici e vagamente kitsch.

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 3

EMPORIO ARMANI

Tra geometrie simmetriche/asimmetriche (sulle T-shirt da mettere sotto l’abito, al posto della camicia), effetti optical positivo/negativo in bianco e nero damier (stampati sulle working bag) e quadrettati a contrasto sui blazer sportivi, Emporio Armani si distingue con una bella collezione, elegante e moderna. Belli anche i giubbotti in pelle aderenti.

PORTS 1961

Pelle tagliata al vivo, pantaloni multi pinces, tank-top e zaini. Uno schema rigido, preciso, allineato in totale armonia e con grande savoir faire, con l’orientamento sportivo di tendenza.

GUCCI

Bianco, rosso, blu. Ispirazione Navy. Accessori in pelle, borse “a sacco” a tracolla e a mano bellissime. Super chic: una delle migliori performance di Frida Giannini.

ETRO

La sfilata separa due mood opposti ma complementari: se la prima parte è sobria e chicchissima, realizzata nelle tinte del classico,  la seconda introduce il colore – specialmente  il giallo – e infine si accende di stampe colorate. Eppure non sono “due uomini”; il menswear tradizionale si fonde con eleganza con i look più fashion. Kean Etro ha reinventato la storia del brand con piglio deciso. Il risultato? Una collezione favolosa.

ANDREA INCONTRI

Un boy-scout metropolitano. Un uomo avventuroso, curioso, intellettualmente vivace. Lo styling – che sembra quasi casuale, improvvisato – è un vezzo che in realtà rivela una sana dose di snobismo. Il pullover disordinatamente infilato nei calzoni, le borse da viaggio da portare sulle spalle con studiata trascuratezza, come se fossero un accessorio da “nascondere”: segmenti di una personalità forte e di uno stile innato e consapevole.

CANALI

La collezione é firmata da Andrea Pompilio. Una vera rivoluzione per Canali: la giusta rivoluzione/evoluzione. Brava Elisabetta Canali & famiglia: bravi per avergli concesso carte blanche e bravo Pompilio: davvero una buona sfilata.

DIRK BIKKEMBERGS

La collezione é interamente ispirata alla disciplina sportiva del Triathlon.

FENDI

Le sfilate di Fendi mi sono sempre piaciute; quando all’inizio del 2000 Silvia Venturini Fendi ha lanciato il menswear, é stato – da subito – un successo. Riguardando oggi le prime collezioni, si capisce quanto sia stata copiata negli anni successivi. Quello che dispiace é che l’uomo Fendi non riesca a trovare sul mercato lo spazio che meriterebbe; e la “colpa”, non é certo da attribuire alla bravura della designer e del suo team creativo.

N.21

Il color carne, il pizzo, le sovrapposizioni: Alessandro Dell’Acqua trasferisce i codici della “sua donna” nell’abbigliamento uomo. 21 outfit, come il logo del brand. Ventuno total look basati principalmente sulla maglieria.

BRIONI

Brendan Mullane ha presentato una collezione coerentemente allineata con lo stile e le tinte di quella precedente. Una continuità che riafferma la qualità e il lusso di Brioni. Il fiore all’occhiello di questa P/E é la collaborazione con l’artista statunitense post-moderno James Welling, che ha disegnato in esclusiva per Brioni, le splendide fantasie stampate su seta: arte e moda, ancora una volta insieme, regalano momenti preziosi  di Grande Bellezza.

DIESEL BLACK GOLD

Il Rock si fa meno duro. Il denim è minimal e si alterna al velluto a coste e a pezzi sportivi in acetato. La pelle c’è, ma senza borchie: solo interventi grafici che rimandano alle opere di Keith Haring.

 

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 2

BOTTEGA VENETA


Sobrietà totale. Il mix perfetto tra una sensualità sottile e uno sport/chic di estremo lusso disegnato da Tomas Maier convince e strappa l’applauso.

ICEBERG


Modestia a parte…avevo visto giusto: Federico Curradi é veramente bravo: Iceberg ha riconquistato una collocazione ben precisa nel panorama del menswear. La sfilata é “gentile” e maschile, raffinata e coerente. Bravo.

GUGLIELMO CAPONE


Dal mood avvolgente presentato a gennaio, a tutt’altro spirito; più fresco e agile. Alta qualità nella mischia di certi tessuti: il soprabito è in lino e chiffon.

BOGLIOLI


Sobriamente modaiola: la collezione centra lo stile e il gusto di un uomo contemporaneo che, al classico, chiede una marcia in più.

SALVATORE FERRAGAMO


Massimiliano Giornetti per Ferragamo: dietro-front. Ritorna con i piedi per terra e – dopo aver testato il suo talento con una sfilata che esplorava il mondo dello sport (gennaio 2014) – fa un passo indietro, e disegna una collezione più consona all’heritage del brand.

MARNI


Geometrica, lineare, astratta. I disegni a blocchi e strisce di colore a contrasto, si ripetono in tutta la collezione, dall’abbigliamento agli accessori: bellissimi gli zaini.

SERGIO ROSSI

Optical Retró e Sneaker Cult.

CALVIN KLEIN

Bellissimo casting e collezione piacevole e portabile, soprattutto i giubbotti in pelle trapuntata con il cappuccio foderato in tessuto colorato. Molto sensuale.

TOD’S

Andrea Incontri firma ufficialmente il primo Total Look di Tod’s. Una lunga storia di accessori che – oggi – si completa con l’abbigliamento. La collezione é persuasiva, accattivante: uno chic molto maschile.

BALLY

Pablo Coppola, già a capo della direzione creativa degli accessori uomo del brand svizzero, prima ancora responsabile accessori per Tom Ford, debutta come creative director di Bally con una bella collezione di Total Look.

JIL SANDER

Strategicamente concepita come una collezione “di passaggio”, ruota intorno al trend imperativo di questa edizione della MFW: sport/classic/fashion.

PRADA

Sperimentazione ed evoluzione del formale secondo Miuccia Prada. Alla base di tutto, semplicità e concretezza, che puntano al ripescaggio della memoria storica della tradizione del guardaroba maschile. Come? Per esempio esasperando le caratteristiche chiave dell’abito (le cuciture vistosamente impunturate a contrasto) e mettendo in risalto la “banale” bellezza di un pullover beige con il pantalone blu notte.

MONCLER GAMME BLEU

Un altro eccellente lavoro di Thom Browne. Se lo styling vi pare eccessivo, cercate di immaginare i capi uno ad uno, “smembrati” dalla presentazione multi strato. Bellissima.

ANTONIO MARRAS

Il formale incontra il calcio, una collezione dedicata a Gigi Riva. Un melange tra sport e sartorialità, arricchito da stampe, tessuti lucenti,colori accesi e da bellissimi accessori.

DAKS

Geometrie in tutte le forme, stampate, in trama e a rilievo. Le vestibilità si asciugano quasi come una seconda pelle.

CARUSO

Caruso presenta “Supernatural Man”, la collezione SS 2015 ideata dal lifestyler Sergio Colantuoni. Questi abiti saranno disponibili soltanto nei flagship del Brand, e si distingueranno grazie ad una speciale etichetta: “CARUSOperCARUSO”. L’intento (riuscito in pieno), è quello di esprimere  la quintessenza dell’impegno profuso nella loro realizzazione: tutta la sapienza sartoriale di Caruso in un abito.

SANTONI

Stringate di pelle bicolore intrecciata emergono in una collezione dove i classici modelli sono rivisti in lavorazioni e dettagli imprevisti come suole alte e pelli traforate.

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 1

ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE


La collezione “architettonica” di Stefano Pilati é da rivedere da vicino; le stoffe sono da toccare e i dettagli sono tutti da scoprire. Il designer sembra orientato verso  una direzione che incontra lo stile di un uomo estremamente raffinato, ma con un’anima più sportiva e meno formale del solito.

CORNELIANI


Punta sul leisure più che sul classico/formale. E sugli accessori. I contenuti fashion sono evidentemente entrati nel DNA del brand, che per la prima volta osa stampe floreali e il Total Black in una collezione estiva.

COSTUME NATIONAL HOMME

Per la seconda stagione consecutiva, Ennio Capasa trasporta con successo il suo “rock style” nel più sofisticato ambito dandy. Potrei definire l’uomo di questa collezione, come un “Bowie Dannunziano”. Bellissima.

DOLCE & GABBANA

Una prova di stile che può essere definita una haute couture al maschile. Le uscite fashion sono entusiasmanti: sontuosità e ricchezza nei ricami e nelle stoffe. La collezione alterna Moda e Classico con saggezza ed esperienza, senza sbalzi né cadute di tono.

CHRISTIAN PELLIZZARI

La sfilata offre qualche spunto interessante, ma c’è ancora molta incertezza e poca coerenza. Sono certo che la produzione ha combinato qualche guaio con la consegna dei prototipi…

ANDREA POMPILIO

Più omogeneità e idee chiare rispetto alla collezione estiva presentata l’anno scorso. Strettamente fashion, senza mezze misure: la ami o la odi.

LES HOMMES

Una fantasia su questa sfilata: facciamo finta che Ridley Scott decida di girare un film futuristico come il suo Blade Runner ambientato in un college irreale. Ecco, i costumi del film sarebbero questi. Bravi! Originalità e Moda con una forte inclinazione sport.

JOHN VARVATOS

La novità è negli accessori: curati, fatti a mano e molto fashion. L’abbigliamento si addolcisce rispetto al passato: le giacche da giorno hanno il taglio del tight ma sono destrutturate, e il knitwear – “ruvido” e maschile – diventa una zona importante della collezione. E poi, basta con il nero: l’anima rock di Varvatos, oggi, sembra svanita.

VERSACE

L’uomo Versace questa volta è così: meno muscoli e più cervello. Collezione bella e “strategica”: l’abbigliamento è più fluido come dettano le ultimissime tendenze, gli accessori giocano un ruolo centrale, sono bellissimi e strizzano l’occhio allo sportswear (di lusso, ovviamente). La sfilata, nel suo insieme, resta fedele al suo pubblico ma aggiunge una buona dose di contemporaneità che la rende molto più moderna.

HOGAN

L’abbigliamento di Hogan mescola per aspetto e tessuti il mondo classico e quello sportivo: tagli formali guadagnano una patina sportswear con jersey e felpa.

TRUSSARDI

Silhouette over esaltate da stampe e gessature ampie, ispirate ai jazzisti underground degli anni Trenta.

MSGM

L’uomo di Msgm ha un carattere fortemente sportivo e si muove tra felpe a righe e bluse in nylon stampato con simboli nautici mixati a palme e cactus dal gusto ’80.

MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2014-2015 GIORNO 4

DSQUARED2

Pelle tagliata al vivo, bianca o nera/asfalto. Padded-Jacket arancio. Giacconi e bomber in lana cammello, blu navy e tabacco. E, naturalmente, tanto denim. La collezione é più articolata: offre diversi spunti sportswear, ma é anche classico/giovane e fashion.

GIORGIO ARMANI


Le foto parlano da sole. I paletot “Armani Style”, morbidi e ampi ma strizzati in vita dalla cinta e il knitwear avvolgente, sono la parte più bella della collezione.

ERMANNO SCERVINO


Collezione metropolitan/dark. Bella l’uscita finale con le mantelle.

ZZEGNA


Una delle più belle sfilate di Paul Surridge e una delle migliori di questa edizione di MFW. Colore: in particolare uno zafferano che – realizzato sul casentino e sulla lana spessa usati per caban e cappotti –  diventa più soft. Ma é l’unica zona”accesa” della collezione, per lo più basata sui blu e sulle nuances del grigio. I capispalla bicolored danno vita a contrasti di grande impatto, e diventano immediatamente un must-have. Bellissimi anche la maglieria e gli abiti, che sono “slim-fit”,  ma con giusta moderazione. Bravissimo Paul!

ROBERTO CAVALLI

Dietro-front: dopo due stagioni di menswear classico/fashion, tanto classico da intitolare i due eventi (gennaio e giugno 2013) “Gentlemen Club”, Roberto Cavalli torna alle origini. E ri-edita aggiornando forme e colori, la prima collezione uomo, che debuttò nel’98 a Firenze: un flashback da cui si evince che il suo uomo piace così com’è sempre stato. Nomade, Rock, Psichedelico.