Maison martin margiela

PARIGI: MAISON MARTIN MARGIELA, KENZO, GIVENCHY, LOEWE, CERRUTI 1881 PARIS, BERLUTI

di Luca Roscini
MAISON MARTIN MARGIELA
Viaggio tra l’estetica esagerata anni 70 e il dna del marchio. La figura è smorzata nella sua mascolinità fino a diventare talvolta androgina. Trench di pelle lucida, pantaloni ampi e a vita altissima e spolverate di lurex completano la collezione.
KENZO
Decostruire per ricostruire mantenendo solo gli elementi essenziali. Questo è l’obiettivo della collezione di Kenzo, che fa dell’estetica militare un punto di partenza per poi venire affrontata in maniera divertita come attraverso un videogame: ecco che spuntano microfantasie, tute con graffiti e cappe arancioni. Must è la bisaccia di pelle colorata.
GIVENCHY
L’uomo Givenchy sfila in un salotto pieno di souvenir gotici da tutto il mondo su una passerella di glitter porpora. Gli abiti gessati delle prime uscite lasciano il passo a bomber di pelle rossa matellassé e a stampe e ricami etnici ripetuti fino all’ossessione su abiti, T-shirt, capispalla e polo. Ogni dettaglio è compiuto e coerente col tema della collezione.
LOEWE
Con la sua seconda collezione uomo per Loewe, J.W.Anderson continua il gioco delle ambiguità di sesso già iniziato in precedenza: capi surreali, talvolta iperfemminili, con pantaloni palazzo color panna sono completati da accessori puri nelle linee e senza identità sessuale per un risultato armonico e pieno di personalità.
CERRUTI 1881 PARIS
Nessun capo è come sembra: cappotti di cammello sono arricchiti da rever di nappa nera, montgomery corti sfoderano dettagli di suède, i bomber neri nascondono profili di pelle trapuntata. L’eleganza Cerruti è sofisticatissima e mai banale, piena di personalità e orgoglio.
BERLUTI
Teorema di eleganza basato su qualità dei materiali e sicurezza delle forme. L’attitudine bohémienne è un racconto di cappotti di lana impeccabili, trench di nappa tanto morbidi quanto importanti, dolcevita di maglia grossa che va a sostituire la camicia sotto giacche e capispalla.

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAY 3

CERRUTI 1881

Dopo aver dimostrato un talento innato per la moda e dopo aver riposizionato il brand fin dal suo debutto nel 2012, Aldo Maria Camillo rimescola il rigore dello stile Cerruti con nuove a/simmetrie destrutturando e “svuotando” i capispalla con estrema armonia. L’equilibrio tra spunti sport, moda e classicismo mette in evidenza la sua collezione – anche per questa stagione – come una delle più belle viste finora. Sprazzi di colore e fantasie su seta, proiettano il futuro di un nuovo classico. Bravissimo.

GIVENCHY

Il Total Black e il Total White, gli spruzzi irregolari che rimandano alle opere di Jackson Pollock; le stampe effetto marmo e le fasce elasticizzate applicate, a creare geometrie astratte positivo/negativo; la garza sovrapposta alle tshirt e lo styling multistrato. In altre parole, una sintesi autoreferenziale della moda che ha reso celebre Riccardo Tisci, collocando Givenchy tra i brand più fashion degli ultimi anni.

MAISON MARTIN MARGIELA

La sfilata è concentrata su tessuti techno (tela paracadute) e i capispalla sono ampi, leggeri e colorati. Anche per Margiela il giallo è trendy.

BERLUTI

Alessandro Sartori, un real gentleman nei modi e un liberista aristocratico nello spirito – curioso, intuitivo e intelligente – ha disegnato una collezione che gli somiglia. Berluti consolida il total look e raggiunge sempre di più, con passo deciso e veloce, il target di riferimento affine alla maison: un uomo libero da preconcetti, naturalmente elegante, sufficientemente ambizioso da curare nei dettagli il proprio aspetto ma,  allo stesso tempo, al di sopra dei condizionamenti e degli status.

PARIGI: CERRUTI 1881, GIVENCHY, MAISON MARTIN MARGIELA

CERRUTI 1881


Aldo Maria Camillo dà l’ennesima prova di spessore e di gusto. La sfilata – che è ancora più ricca di contenuti fashion rispetto a quella della P/E – raggiunge il cuore di un uomo un po’ misterioso e bohémien. Cerruti 1881 si allinea alle tendenze del prossimo A/I e presenta cappotti molto lunghi, mantelle, larghi riquadri. Mirabolanti a dir poco, le stoffe lavorate con dei “bassorilievi” che  creano un gioco di simmetrie geometriche che rammenta il labirinto di siepe di “Shining”… e i giardini di Versailles. Sono sorprendenti i cappotti-gilet, cioè senza maniche, che gli indossatori vestono sopra un secondo paletot, leggermente più corto, e che nella quotidianità saranno bellissimi da mettere sopra una maglia molto pesante o proprio sopra l’abito intero (molto asciutto, anche nella versione doppiopetto 8 bottoni). La nuova foggia dei pantaloni, molto aderenti o viceversa molto larghi sul bacino e con il cavallo basso e in entrambi i casi molto corti, aggiungono un ulteriore segno caratterizzante. Applausi.

GIVENCHY


Bravo Riccardo Tisci. Le sue prime collezioni mi avevano lasciato tiepido e perplesso, mi erano sembrate “forzate” e anche troppo monotematiche; e forse non mi sbagliavo. Ho sottovalutato però che il suo progetto ha funzionato grazie a queste caratteristiche, affermandolo – da subito – nell’olimpo dei top designer. Adesso che Tisci è in cima alla vetta, il compito di mantenere alto il livello di aspettativa è anche più difficile: ma in questa sfilata ha dato il meglio di sé e – senza compromettere il suo wild-fashion-side – è riuscito ad addolcire la collezione, che è davvero ampia, completa, incredibilmente ricca di dettagli da scoprire uno ad uno. Molto Moda, Molto Bella.

MAISON MARTIN MARGIELA


Probabilmente il nuovo management non fatto in tempo ad assorbire i codici di lettura della moda di Margiela. L’immagine – straordinaria – dello stilista “invisibile”, che ha già lasciato il brand diverso tempo fa nelle mani del suo team, era rimasta quasi intatta in questi ultimi anni. Oggi come oggi resta poco di quel mondo, ma neppure c’è stata una rielaborazione radicale ma con una direzione dai contorni decisi; forse perché è la prima. Vedremo più avanti.

PARIS FASHION WEEK SS14 – PART TWO

CERRUTI 1881

Eleganza Vera. In questa collezione ho visto qualcosa di praticamente introvabile: rigore e purezza che si fondono con uno stile “vivo”, vero, autenticamente e oggettivamente Elegante. Se esistesse l’alta moda anche nel menswear, con questa sfilata, Cerruti11881 meriterebbe di farne parte.

MAISON MARTIN MARGIELA

Una collezione volutamente molto semplice  e vendibile, arricchita grazie ad uno styling giocato sulle sovrapposizioni. Il fit sembra più morbido del solito.

BERLUTI

L’impatto é brillante e vivace; la collezione rimarca un concetto di lusso evidente, fatto di tessuti e pellami particolarmente eccellenti.

GIVENCHY

Una parte delle stampe fa riferimento agli strumenti di una sala di incisione anni ’70.  Sintetizzatori, bobine per nastri e manopole colorati,   cosi come, altrettanto vivaci,  sono le tinte delle righe orizzontali:  gli sfondi sono bianco ottico. Le atmosfere dark lasciano – finalmente – spazio ad una vena ottimista e solare, fatta di capi che segnano un’epoca.

KENZO

La sfilata presenta un prodotto fresco e giovanile; l’anima della collezione é sport-fashion.

DIOR HOMME

Sembra chiaro che il gusto di Dior Homme é fortemente legato al minimalismo. Le lane fredde e i pattern geometrici accentuano la linearità della collezione, esasperando un’idea di uomo in contro-tendenza.

 

DRIES VAN NOTEN

Tanti fiori, stampati, ricamati o dipinti su cotoni leggeri o sulla seta, da spezzare con la tinta unita in un gioco di lunghezze  e strati tra spolverini e bermuda.

MUSIC MEETS FASHION – SOUND MADE IN ITALY


Correva l’anno 1957. E, nel cuore verde dell’Umbria, nasceva uno dei maestri house dello scenario italiano: Antonio Ferrari, alias Ralf. Dotato di un talento singolare e innato, Ralf iniziò a esibirsi, fin da molto giovane, nei locali più alternativi nella sua regione; poi, col passare del tempo, riuscì a salire sulle consolle dei club più prestigiosi del resto d’Italia e di molti paesi esteri. Vero artista della selezione musicale, Ralf spazia dalla deep house alla tech house, creando passaggi coinvolgenti che dànno vita ai party più frequentati del momento. La sua italianità non gli scorre solo nel sangue, ma la si può riscontrare anche nella creatività che lo caratterizza e che lo induce a inserire classici made in Italy nel corso delle sue performance: è (pure) così che Ralf sorprende le migliaia di persone che ogni volta raduna intorno a sé, facendo intonare loro, per esempio, “O’ sole mio”… addirittura sulle spiagge di Mykonos! Affezionato alle proprie origini umbre, Ralf ha creato a Perugia una realtà chiamata “Bella ciao”, una sorta di fabbrica musicale dove poter ascoltare e ballare i set di dj famosi e no, oltre che un trampolino di lancio per emergenti selezionati personalmente da Ralf. Migliaia di filmati sul web hanno immortalato i momenti più cool delle sue esibizioni, ma  – ovviamente – molti altri ce ne saranno in occasione  delle sue prossime date, che offriranno a tutti noi l’opportunità di dire: io c’ero! Testo di Alessandro Doria

It was 1957 and in the green heart of Umbria a master of Italian house music was born: Antonio Ferrari alias Ralf.
Being born with natural talent Ralf has been performing since he was very young at the most alternative venues in his area. Over the years he managed to play for the most prestigious clubs in Italy and many other countries abroad. He’s a real artist in selecting music, from deep house to tech house he’s been creating catchy melodic passages heating up the most popular parties of the moment.
His ”italianity” is not just running through his blood, it’s also in his peculiar creative visions. He has the tendency of including in his performances some classic Italian songs:  that’s (also) how he likes to surprise the thousands of people gathering around him each time…  making them sing,  for example, “O’ sole mio” even on the beaches of Mikonos!  Proudly Umbrian, Ralf has created in Perugia a different reality called “Bella ciao” a sort of music factory where it’s possible to dance and listen to music sets by famous (and not famous) djs, other than being a good springboard for new emerging talents who have been specially selected by Ralf himself. There are thousands of videos on the web of the coolest moments from his performances and there will be obviously many more to come since he’s been releasing new tour dates, offering everyone the chance to say: I was there! Text by Alessandro Doria

SHOP THE LOOK

Giacca patchwork in pelle Maison Martin Margiela, dolcevita in lana Les Hommes,

pantaloni in pelle CoSTUME NATIONAL HOMME,

cintura in pelle con applicazioni in metallo HTC Hollywood Trading Company.