interview

GOOD VS. BAD (STYLING) 3

L’UOMO VOGUE

YES
Una bella foto e un ottimo styling: la moda è in armonia con il personaggio e l’ambiente.
Good picture and great styling: perfect balance between fashion, location and subject.

NO
Non è sempre vero che un attore veste bene la moda: questo è un esempio.
Fashion does not suit every actor. This is an example.


ESQUIRE UK

YES
Bella l’idea dello scippo per uno still-life/indossato; e lo scatto ha una bella tridimensionalità.
iI’s nice the bag snatch idea for a still life editorial.The shot has a good three dimensional effect as well.

NO
Disastro su tutta la linea: pessimo il rever della giacca alzato, il fazzoletto nel taschino, il colletto della polo che sparisce sotto il blazer, le pieghe dei pantaloni e l’effetto “ponte” cintura/scarpe.
Complete disaster: awful turn up lapels, the handkerchiefs, the polo collar that disappeares hidden by the blazer, the wrinkled trousers, the belt-shoes “bridge effect”.

INTERVIEW

YES
E’ una foto che evoca un immaginario sensuale. L’impatto sa di vissuto ma – nonostante i guanti lisi e il materasso sporco –  riesce lo stesso a trasmettere un feeling di lusso understatement .
This image evokes a sensual imaginary, has a vintage touch and in spite of the worn out gloves and dirty materass, it gives a sense of understated luxury.

GQ UK

NO
Se voleva essere una foto sexy, non sono riusciti nell’intento. Non è neppure elegante nè “speciale”.
If it was supposed to be a sexy picture it just didn’t work out. Is neither classy nor “special”.

STEPHEN DORFF FOR HOGAN F/W 2012 ADV CAMPAIGN


Ph Luigi Miano

The Men Issue met Mr. Stephen Dorff during the launch of the Hogan f/w 2012 adv campaign.

Il “mondo” Hogan è vicino ad uno spirito ribelle, giovane e soprattutto senza tempo. Immagino lei si riconosca in questa attitudine, è così? oppure è il personaggio di Johnny Marco nel film della Coppola che mi ha “condizionato” ? “Quello che mi piace di Hogan e’ l’aspetto casual ma allo stesso tempo sofisticato di ogni stile associato al brand e sento che questo lato casual chic mi rappresenta. Uno stile senza tempo puo’ durare per sempre, come un buon film. Vedi, non sono poi cosi’ un ribelle!” C’è chi sostiene che la moda per l’uomo non esiste, che si possa parlare di stile, piuttosto che di moda. Lei è d’accordo? “Credo che lo stile puo’ farti sembrare diverso dagli altri, in maniere diverse: se devo andare da qualche parte vestito elegante, metto un completo e una cravatta, ma preferisco aggiungere un tocco piu’ rilassato a quello che indosso, tendo a combinare brand diversi, non mi piace avere sempre lo stesso look o seguire le mode, mi piace mischiare seguendo la mia personalita’. Penso che nella vita di tutti i giorni la gente possa sentirsi a suo agio con chi e’ veramente e quello che indossa, ognuno sa capire quello che ama davvero per se stesso o almeno, io lo so. Quindi ho uno stile piuttosto unico e so cosa mi piace vedermi addosso e penso che Hogan rappresenti perfettamente questo senso di eleganza senza stress”.

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VIDEO INTERVIEW WITH VIKTOR HORSTING&ROLF SNOEREN

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VIDEO INTERVIEW WITH ALISTAIR CARR AND LIAM GILLICK

LIAMGILLICKFORPRINGLEOFSCOTLAND
Capsule collection by the Artist Mr. Liam Gillick and Mr. Alistair Carr,
Creative Director of Pringle of Scotland
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INTRODUCING MYKITA

The Men Issue ha incontrato i quattro fondatori del brand Mykita: nella foto da sinistra Moritz Krueger, Philipp Haffmans, Daniel Haffmans e Harald Gottschling. Sin dal 2003 Mykita produce occhiali per molte aziende di moda nel mondo. Tra le collaborazioni, l’ultima nata è quella con lo stilista tedesco Bernard Willhelm.

La creatività è esclusiva del designer o è frutto di un lavoro di team? “La collaborazione con Bernard Willhelm è iniziata in concomitanza con la preparazione della sua collezione FW 2009. Questa collezione traeva ispirazione dai giochi olimpici invernali di Innsbruck del 1976. Ispirandoci al mood di collezione abbiamo così creato insieme una linea di eyewear nella quale il look anni ‘70 si fondeva con il design di un elemento, come il metallo ultraleggero Mykita, contemporaneo e innovativo. La collaborazione continua ed è stata riconfermata anche per la stagione Fall Winter 12/13. I nuovi modelli sono stati inoltre presentati durante la sua ultima sfilata alla Paris Fashion Week. Mykita inizia a lavorare su una nuova collaborazione solo quando ha la certezza di poter esprimere nella sua totalità il Dna creativo di entrambe le parti.” L’occhiale è ormai accessorio fondamentale, anche in termini di stile. Dateci 3 consigli su come sceglierlo “Dal momento che lo sguardo è la più intensa forma di comunicazione, l’occhiale diventa così l’elemento che definisce in modo impattante il look di ogni persona. Non ci sono regole per scegliere l’occhiale perfetto: la mia unica raccomandazione è meglio un po’ più grande che troppo piccolo per il proprio viso. Bisogna sentirsi a proprio agio con la montatura che deve essere un’estensione della propria personalità.” Qual è per voi l’elemento principale per un occhiale: il design o la ricerca dei materiali? “Entrambi. Mykita è simbolo di bellezza e tecnologia. Il nostro intento è quello di creare un prodotto che sia allo stesso tempo tecnologico e molto forte dal punto di vista estetico.  Questi due elementi sono i valori che rappresentano il brand. La nostra idea di un prodotto moderno non si identifica in una replica di modelli del passato ma in una evoluzione e re-interpretazione degli stessi”. Con chi vorreste collaborare in futuro? “Non solo con designer del mondo fashion ma anche con personaggi innovativi dal design e architettura come Dieter Rams e Tadao Ando. Per la moda certamente Comme des Garçons“.

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