GUCCI

IO DONNA SCHEMA LIBERO – UNFORGETTABLE

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Unforgettable. Giacomo Ferrara, 27 years old, before Suburra – The Series had already acted in the namesake movie directed by Stefano Sollima as supporting actor. Then we’ve seen him in Il permesso by Amendola and in Il Contagio with Vinicio Marchioni. But with The Series he has established himself as one of the greatest talents of italian cinema. Ferrara’s power in playing the part of Spadino is really great, a character that is bad but not so bad, with a noticeable “problem” for a criminal from a ruthless gypsy family that fights to obtain its part of territory in a very corrupted capital: he’s homosexual. Ferrara’s Spadino is one of those characters that lingers in everyone’s memory: he’s unforgettable. Unforgettable just like – I don’t overstate – De Niro in Taxi Driver. So much that he deserved an article on Financial Times.

STYLE MAGAZINE 2007

Shooting inspired by 1968 and by the misinterpreted ideologies, thanks to the release in that period of the movie Cari Compagni (that then became Il Grande Sogno, The Big Dream) with Michele Placido and Riccardo Scamarcio. Ph. Michael Woolley, Styling Alessandro Calascibetta.

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STYLE MAGAZINE NOVEMBER 2017 – COVER

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MAX 2013


When art meets fashion: here fiction replaces reality in the illustrations by Andrea Tarella; a man in a Gucci suit visits an imaginary art gallery. Ph. Luigi Miano, Styling Alessandro Calascibetta.

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L COME LEATHER

SITO ALE NOVEMBREScatto di Federico Miletto per The Men Issue, Styling di Giovanni de Ruvo.

Abiti Bottega Veneta

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A sin., street style dalla New York Fashion Week; a ds. Gucci f/w 2017

L’alfabeto della moda oggi chiama in causa la lettera L: Leather, in italiano Pelle.

Chi di noi non ha, o non ha mai avuto, un capo in pelle nel proprio armadio?

Negli anni 50 simbolo di ribellione giovanile e della cultura Rock’n’Roll, basti pensare a John Travolta in “Grease”, o a Marlon Brando ne “Il Selvaggio”, o a Steve McQueen ne “La Grande Fuga”: tutti personaggi amanti di uno stile deciso diventato iconico, che ha portato la giacca in pelle ad essere, oggi, un capo irrinunciabile ed evergreen.

In tutti questi casi si tratta di giubbotti in pelle corti, come l’intramontabile A-2 dei piloti della U.S.A.F., o lo Schott Perfecto, che ha segnato radicalmente lo stile biker; dei grandi classici, da vero duro.

Tutto cambia, però, se la giacca si allunga, quasi a diventare un moderno mantello: una scelta forse più coraggiosa; un capo più coprente, si, ma che allo stesso tempo ti punta quasi un occhio di bue addosso, diventato un must have nel panorama musicale Dark, New Wave e nella moda Gotica.

Quindi si passa dalla ribellione degli anni 50, attraverso la ricchezza policroma dei 60, con le frange di Jimi Hendrix, fino alla semplificazione sintetica del cappotto lungo in pelle, che ritroviamo come divisa d’elezione in gruppi come i Velvet Underground e nei Joy Division. Divisa adottata anche nel cinema per identificare dei veri e propri dark man, come Brandon Lee ne “Il Corvo” e Keanu Reeves in “Matrix”.

Nella moda, in tutte le loro varianti, sono da sempre presenti, basti pensare a Vivienne Westwood con il Punk style, e ancora a Yves Saint Laurent, che ebbe per primo l’idea di creare un intera collezione in pelle, seguito poi da Dior, Versace e Gucci.

Proprio dalla f/w attuale di Gucci vi proponiamo una rivisitazione in chiave romantica (e no gender) del cappotto in pelle; nello scatto a fianco invece abbiamo un esempio più “realistico” di styling catturato  durante una fashion week a New York. Nello scatto realizzato per The Men Issue da Federico Miletto, mostriamo come il cappotto in pelle possa accompagnare un look da sera, con tanto di papillon in velluto e camicia in lurex (total f/w 17/18 Bottega Veneta). Giovanni de Ruvo

 
Today we pick the letter L … Continua a leggere →