ermenegildo zegna couture

SCHEMA LIBERO FATE LARGO

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Far and wide. Giorgio Armani, 1982. Ph. Aldo Fallai for L’uomo Vogue. Look at the baggy shapes you see today in the shops’ windows: lots of them show suits, raincoats, coats, shirts, sweaters and trousers that remind the lines of this Armani collection, that dates back to 33 years ago. No, I don’t want to write the nth tribute to Giorgio Armani, but it’s instinctive to say: “Everything started from there and there we come back!”. An ultimate back to the roots? No. In two seasons this trend will be replaced by others. But let’s stick to the present; today we’ve recovered the pleasure of wearing large clothes, that are more comfortable and elegant than the too fitted menswear that has been in fashion for years. But pay attention to baggy trousers; when you sit down your ankles show up looking like breadsticks, and give a disproportionate appearance: the risk is to give this impression also when we stand up; so avoid loafers and pointed shoes and prefer monkstraps or brogues with wide and round shape.

SETTE MAGAZINE EN VOGUE TORNANO LE LINEE SCIOLTE E ABBONDANTI

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Baggy and loose shapes are back in fashion. … Continua a leggere →

SCHEMA LIBERO L’UOMO E IL MARE

The man and the sea. The marinière was born in 1858, when it was included in the official uniform of the French Navy. It has also another name: “breton”, related to Brittany, where it was worn for the first time by fishermen. And the fishermen of Deauville, Normandy, gave Coco Chanel the idea of her striped sweater with the boat neck: but this is certainly a men’s garment. The marinière refers to a maritime atmosphere and it’s usually reintroduced in s/s collections but, if the knitting is thick, it could also work for the f/w season. From the 50s on, the breton has gone round the world: from Sartre to James Dean, to Cary Grant (in To Catch a Thief), and in the 80s appeared on the catwalk thanks to Jean Paul Gaultier, that Pierre et Gilles portrayed with imaginative irony. Jean Paul Gaultier in a famous picture by Pierre et Giles (1990).

MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2015-2016 GIORNO 1

DSQUARED2


Davy Crockett & Billy Idol. Due stili molto diversi tra di loro; il primo è un cacciatore americano d’altri tempi, mentre l’altro sbircia le icone pop degli anni ’80. Per celebrare i 20 anni di sfilate menswear, i fratelli Caten rendono omaggio ad un immaginario maschile sexy e aggressivo.

CORNELIANI


Collezione riuscitissima. Belli anche casting e styling. Sergio Corneliani parte dal blu passando per le gamme del grigio fino al nero e al bianco avorio. Le stoffe sono ricche e “croccanti”. Applausi!

ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE


La sfilata parte con i capospalla in tessuto trattato con resina ecologica. Tutto ciò che è sintetico, come il kaban in plastica, è ecosostenibile. Ma quel che più affascina è il concetto di Moda e di Eleganza di Stefano Pilati: la quintessenza di uno snobismo iper sofisticato. L’ennesima dimostrazione di un grande talento italiano.

PORTS 1961

Debutta Milan Vukmirovic e crea anche – e per il brand cino-canadese è la prima volta – una collezione di accessori. La moda di Ports1961 rielabora un mood street-americano. Bella e soprattutto sintonizzata sulla frequenza del menswear contemporaneo.

COSTUME NATIONAL HOMME


Il tradizionale color cammello abbinato con la pelle nera. Il bluette invece, per i look bohémienne. Una visione della moda urbana che guarda a Londra come a Parigi.

DOLCE&GABBANA

Riappaiono le iniziali, D G. Senso di appartenenza? Certo che si: appartenenza & famiglia. Gli stilisti invitano ad amarsi a chiare lettere, lo scrivono sui vestiti che sfilano. É stato uno spettacolo toccante. E la collezione è proprio bella.

ANDREA POMPILIO


Pompilio ha fatto goal. A questo giro, la sua collezione è completa, fresca, moderna e charmant,  senza cadute di tono. Senza troppi fronzoli, il designer costruisce dei look precisi e razionali. I contenuti moda ci sono e il risultato è davvero convincente.

JIL SANDER


Rodolfo Paglialunga conferma il suo talento firmando la prima collezione Jil Sander uomo. Ipercritico e intransigente con se stesso, Paglialunga dimostra di avere un senso dello stile innato, concreto e chirurgico. Il menswear che ha presentato è di straordinaria fattura, qualità, è decisamente innovativo ed eccellente da ogni punto di vista. Per di più, è assolutamente proponibile anche a livello commerciale. Cosa vogliamo di più? Bravo Rudi.

LES HOMMES


Notte e Vandebosch, puntano su pelle, maglieria e accessori. Le borse e gli zaini sono bellissimi e altrettanto riuscita è la collezione stessa: un’ ottima sintesi tra immagine e commerciale.

VERSACE


Rigorosamente lineare nelle silhouette militaresche dei cappotti, vistosa nella parte degli accessori, confortevole e avvolgente nel knitwear: il mood Versace cambia rotta e per concentrarsi su un prodotto meno impegnativo. Bellissimo lo styling.

 

SCHEMA LIBERO SCUOLA NOVECENTO

In the 70s it was a typical style of the student movements, in the 90s it was a trend and today it’s in fashion again: knitwear used as a jacket or (more fashionable) as a coat. But it has to be thick, heavy, bulky; it doesn’t have to be cashmere necessarily, there are other extraordinary wools. If you like it and if you are sporty and a bit nostalgic, try the cardigans with jacquard motifs, fastened with a zip or – better – with a belt made of the same fabric; the classic leather buttons are ok too. If you are more fashion-oriented, opt for the long cardigan-coats suggested by many designers. Finally, if you are hesitant, well, I suggest you to have at least a turtle neck or a sweater made of  these amazing weaves that seem to be made with the crochet hook.