andrea incontri

SCHEMA LIBERO ECLETTISMI

Eclecticisms. The dressing gown. Worn in the 18th century in cafes and bistrot, then used only at home, and finally snubbed as a dismal and “ancient” garment in the second half of the 20th century, today it has been reevaluated, becoming a strating point for some collections. The robe de chambre and other recalls to a certain noble home-menswear, like the pajamas’ stripes, are infact on the catwalks: some designers suggest an idea of comfort and beauty linked to the main exponents of dandyism in the past, from Cecil Beaton to Oscar Wilde. This is a trend dedicated to “special” men, with a leading personality and an eclectic and creative cultural depth, that places intimism in consumer fashion. On the right, the cover of the UK magazine “Man and his Clothes” (1936).

MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2014-2015 GIORNO 3

ANDREA POMPILIO

Pompilio introduce un classico/sportivo che fino ad ora non aveva contemplato nelle sue collezioni passate. Parka, paletot, giubbotti e bomber in flanella si mischiano ad uno styling “a strati” giocato su lunghezze e sovrapposizioni.

EMPORIO ARMANI

Total Grey. Velours, Astrakan, Flanelle (é la stagione della flanella). Shapes; non c’è via di mezzo, morbide e ampie o super asciutte e striminzite.

PORTS 1961

Ritorno alla grande del primissimo Ports1961. Simmetrica, Algida, Sofisticata. Il trait-d’union tra sartoriale e sportivo é perfettamente sinergico; la compattezza delle stoffe e la qualità dei trattamenti tech é di assoluta attualità. La collezione é in sintesi molto pulita e molto elegante: piacerà.

GUCCI

Come è successo anche ad altri colleghi in questa Milano Fashion Week, anche Frida Giannini cambia direzione. La “svolta” è evidente finanche nel grooming ma soprattutto nel casting: il cambio è radicale, dagli indossatori “belli veri” Gucci passa ad un genere di uomo più emaciato e più “street”. Naturalmente anche la moda subisce una metamorfosi: via i colori violenti, le stampe, e i pellami ricamati della stagioni passate. Lo stile di Gucci – in questa sfilata – è nettamente mutato: più urbano e meno vistoso.

ETRO

Un’omaggio alla sartoria e alle persone che vi si dedicano anima e corpo, fatte sfilare in passerella da Kean Etro. Abiti, gilet, cappotti dai tagli rigorosi e asciutti, nei colori e nelle fantasie che hanno reso la maison famosa nel mondo. (testo di Angelica Pianarosa)

TOD’S

Il gruppo investe sul total look. Un’ottima idea: l’abbigliamento complementare agli accessori, racconta lo stile del “mondo” Tod’s con una collezione che punta in alto. Con successo.

PIACENZA CASHMERE

Filati morbidissimi e iperpreziosi, come il baby lama e il jersey di cashmere, valorizzati da lavorazioni tridimensionali e sovrapposizioni. Bello il cardigan in lana grossa melange o con checks in rilievo. (testo di Angelica Pianarosa)

ANDREA INCONTRI

“Torna la moda portabile”. Oppure “L’uomo vuole il Classico”. I titoli dei giornali dicono sempre così, ogni stagione, anche quando non é vero; forse per “tranquillizzare” l’Italia bacchettona, che – si presume erroneamente – é quella che spende di più. Invece la moda maschile sta vivendo un periodo d’oro e i nuovi consumatori hanno voglia di svoltare. Andrea Incontri mira dritto al cuore di una generazione di uomini “nuovi”, che amano sì il menswear classico, ma che desiderano svecchiarlo. Quindi perché no un blazer rosso o un bomber multitasking in panno blu/denim? Pantaloni a vita alta, paletot cammello da abbinare a felpe grigio ferro? Questa collezione di Incontri ha un’anima fresca, un carattere preciso ed é ricca di charme. Davvero Bellissima.

CANALI

Una vera rivoluzione: Canali dice addio ad una moda solida e ben confezionata, che – però – ha fatto il suo tempo. Si respira un’aria di Grande Cambiamento. Il taglio con il passato è netto: silhouette moderne, abiti e spezzati asciutti e niente gessati larghi, piuttosto stampe fantasia di gusto contemporaneo. Canali si rivolge oggi ad un uomo con uno spirito più giovane, e introduce un contenuto fashion – con cautela e misura – spalmandolo coerentemente in tutta la collezione.

TRUSSARDI

Nero, Testa di Moro e Grigio sono i non-colori dominanti della collezione, che punta anche sul tessuto, con fantasie classiche come l’immancabile principe di Galles. Il cappotto cammello – un timeless tra i più graditi al pubblico maschile – é foderato in nappa.

ANTONIO MARRAS

Il ritorno di Antonio Marras sulle passerelle maschili e’ un inno alla sartoliarita’ riletta in chiave contemporanea. Abiti grigi da portare con il chiodo e con camicie su cui campeggia l’immagine di suo padre. (testo di Carlo Ortenzi)

FENDI

Immagino che disegnare e realizzare una collezione di lusso estremo ma allo stesso tempo “basica”, sia impossibile. O meglio, lo credevo prima di assistere a questa sfilata: Silvia Venturini Fendi é riuscita a creare un abbigliamento di altissima gamma, sulla lunghezza d’onda degli amanti del minimalismo. Un minimale lussuoso, eppure lineare e – sotto un certo punto di vista – semplice. Applausi!

BRIONI

Brioni a/i 14/15. Ossia, Brendan Mullane e la sua superba espressione del lusso: dai pellami più preziosi come il visone scolpito, alla lana e al cashmere. E un’edizione super limitata di capi in raso di seta disegnati a mano, uno per uno letteralmente. Nel suo insieme, la collezione suggerisce l’idea di un uomo contemporaneo – naturalmente ricchissimo – amante della perfezione. Un uomo con uno spiccato cotè “dannunziano”. Eccezionale, Speciale, Unica.

SERGIO ROSSI

La scarpa icona dell’a/i di Sergio Rossi fonde il mondo del classico con tratti particolarmente fashion: pellami preziosi e trafori tipici delle Oxford incontrano applicazioni di borchie e una forma che ricorda vagamente le creepers. Per gentiluomini rock. (testo di Angelica Pianarosa)

FOCUS ON…TALENTS

  

   

Le nuove leve di fashion designers stupiscono con un ritorno alla semplicità. Per l’a/i 2013 niente voli pindarici e affettazioni, prevale una moda uomo dalle linee pulite ed essenziali in cui però la ricerca del fitting e dei materiali diventa protagonista: rigore d’ispirazione orientale nelle forme, ma anche un po’ Amish, quasi frugale, dato dai tessuti di lana grezza e dall’uso del panno pesante. Così il gilet di Comeforbreakfast ricorda le corazze dei Samurai, mentre sotto la giacca doppiopetto di Studiopretzel spunta una cintura Obi.

Foto di Decabibò

Styling e testo di Angelica Pianarosa

Nelle foto, da sinistra in senso orario, i total look di: Comeforbreakfast, Andrea Incontri, Two Italian Boys e Studiopretzel.

SETTE MAGAZINE EN VOGUE I NUOVI CODICI DELL’ELEGANZA MASCHILE

The new rules of male elegance. Andrea Incontri is a fashion designer who’s going to be increasingly well-known. His menswear mainly consider two elements: sportswear and classic-formal clothing; two features that merge each other in total harmony and give birth to a new menswear’s thought, very characterised, that is met with great approval by who wants to find – in a collection – comfort, personality and tradition, even if with the right amount of fashion. “In my collections there’s always a combination of classic and sport”, and infact the parka in the picture on the right is made of a “writing” fabric, that is the folds form a graphic sign that draw the garment, but the manufacture is clearly traditional: “Cuts are rigorous and sartorial, but fabrics are waxed, inspired to a open-air life”. Other looks, instead, are more suitable for a “more dynamic lifestyle, quick in choosing what to wear but always careful to a precise elegance code”. Just like the wonderful jacket made of bouclè wool, matched with bermuda shorts and heavy socks (on the left)? Isn’t it a risky suggestion for winter? No, it’s not, if we think that designers collections are sold all over the world: in London, for example, a man who walks around dressed like this is not strange at all, neither when it’s 5°. Maybe in Italy we’ll buy only the jacket: I will do. Andrea Incontri fashion show, f/w 2013 collection.

MILANO FASHION WEEK SS14 – DAY ONE

CORNELIANI

Dalle tonalità dei beige fino al grigio ferro. Rigorosamente semplice nelle zone classiche e sperimentale nel casual/sportivo.

ERMENEGILDO ZEGNA

Pilati dimostra di sentirsi a suo agio in un ambito di tradizione formale che gli ha permesso di sviluppare un’essenza raffinatissima, disinvoltamente lussuosa e ricercata. Il nuovo classico è questo.

 

ANDREA POMPILIO

Principalmente puntata sull’appeal di un “street-fashion-style”.

 

COSTUME NATIONAL HOMME

Devota al suo pubblico: fashion rock.

 

DOLCE & GABBANA

I disegni delle stampe rimandano all’arte classica e si mescolano con naturalezza a pezzi d’abbigliamento formale. Un salto in avanti sul taglio degli abiti: più moderno e sartoriale che mai.

 

ANDREA INCONTRI

Una sintesi delle passioni maschili: il viaggio, l’avventura, il blu. E la moda. Bella e accattivante la  scelta delle stoffe.

 

JIL SANDER

Il primo impatto è complesso: chi è affezionato alla moda dei suoi esordi resta deluso. Ma la perfezione dei tagli e la ricerca sulle forme e sui tessuti, fanno della Sander una delle più straordinarie designer dei nostri tempi.

LES HOMMES

Grande “pulizia” e sintesi nello styling, che hanno messo in evidenza la bravura dei designer anche sugli abiti e sui capospalla.

JOHN VARVATOS

Un uomo che ricorda l’animo maudit  à la Gainsbourg.

NEIL BARRETT

Alla perenne ricerca del punto d’incontro tra moda e sperimentazione.

VERSACE

Dimostra di saper trattare il classico con elementi moda molto precisi. Le pennellate di colore sui capi, che siano giacche o felpe, “spezzano” in maniera sorprendente la tradizione delle fantasie geometriche.