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PARIS FASHION WEEK SS14 – VALENTINO, MIYAKE, VUITTON

VALENTINO

La collezione fa un ulteriore passo in avanti: il brand dimostra di saper evolvere. Vengono sviluppate e aggiornate le idee che hanno avuto successo nelle scorse edizioni, come il camouflage e gli inserti di pelle cuciti insieme alle stoffe di camicie, giacche e pantaloni. La parte in denim e in cotone chambray in blu è essenziale e pulita, ma non minimale.

ISSEY MIYAKE

Il giovane designer Yusuke Takahashi ha realizzato la sua prima collezione basandosi principalmente  sul colore – con una dominanza del blu – e sulle stampe. Se immaginiamo uno styling che scomponga  i total look proposti nella sfilata e che accosti  i pezzi più “forti” a capi più basici, la sua bellezza avrà ancora più risalto.

LOUIS VUITTON

Vuitton prosegue nel suo percorso super fashion. Spiccano le field-jacket con gli stemmi american style, le  stampe bandana disegnate su caftani fatti con tessuti ariosi e le giacche e gli abiti con disegno macro/micro checks: saranno tra i must-have piu desiderati tra i fashionisti. Un’altra collezione iconica che lascerà il segno nella storia della moda maschile moderna.

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MILANO FASHION WEEK SS14 – DAY FOUR

DSQUARED2

Una giungla di tipologie di uomini, accomunati dal senso dell’ironia e da un auto compiacimento sensuale ma fresco. Non mancano blazer e pantaloni di taglio classico ma la mise en scène  è talmente scanzonata che prevale il ricordo di una collezione sportiva e giovanilistica.

GIORGIO ARMANI

Armani preferisce dare una svolta fashion anche nella main line . Hanno sfilato bellissimi pullover a maglia grossa e perfino leggere t-shirt  con stampe “fluttuanti” appena accennate. Gli abiti e le gli spezzati impeccabili li troveremo senz’altro nelle boutique, ma in passerella c’è più spazio per capispalla  materici e colorati.

 

ERMANNO SCERVINO

La collezione sconfina nel casual-moda. Le sciarpe in garza colorate e i dettagli in strass sulle cinture, e sui polsi e i colletti delle camicie in cotone effetto denim, alleggeriscono il coté tradizionale del brand.

ZZEGNA

E’ giocata sulle  sovrapposizioni tra diverse lunghezze e su zone classiche o – altrimenti – casual/chic. Il segno distintivo del brand – fortemente fashion – si disperde in una collezione più facile e vendibile.

FRANKIE MORELLO

Divertente, spontanea, leggera, giovane. Frankie Morello non ha niente da invidiare ai suoi competitor.

 

MILANO FASHION WEEK SS14 – DAY THREE

EMPORIO ARMANI

In linea con la tendenza generale: molta pelle e forme squadrate. Forte ritorno alle fibre techno. Belle le camicie colorate da indossare anche per la sera.

GUCCI

La parte formale sposa una direzione marcatamente fashion. Bellissima la maglieria lavorata in rilievo e con motivi jacquard, mentre i rimandi al mondo dello sportswear sono decisamente lussuosi.

PORTS 1961

Più concretezza, meno poesia. Di fatto una sfilata commerciale: nell’ accezione migliore del termine, dato che riesce a essere ugualmente raffinata.

ETRO

Fuori dal coro, comme d’habitude. Ma sopratutto c é un nuovo elemento che connota la collezione: una forte fisicità, che la rende anche sensuale. L’ispirazione “messicana” convince, e crea un impatto emotivo molto forte.

CANALI

La palette di colori, le giacche 3/4 e la larghezza delle gessature colorate spezzate con il fondo immacolato, rimandano inevitabilmente agli anni ’80.

FENDI

Gli scambi di cromie intonati ai colori delle spezie e i tessuti, freschi e preziosi, danno vita ad una collezione dinamica e accattivante.

UMIT BENAN

E’ talmente raffinato e sottilmente elegante che, probabilmente, la sua moda – tutt’altro che invendibile, ma molto intellettuale – è poco compresa. Gli auguro con tutto il cuore di continuare e di mettere a segno una serie di successi: perchè è bravissimo.

DIRK BIKKEMBERGS

La pelle vince su tutto: per le applicazioni geometriche sul jersey o quando è lavorata come il pizzo. Il mood è decisamente ispirato allo sportswear degli anni ’90.

BRIONI

Superbe le lavorazioni della pelle scamosciata che creano un intreccio materico maschile e sofisticato. La collezione si basa sulle fredde nuances del piombo e del ferro, giocate su disegni tradizionali come il Galles e i micro-checks, e realizzati su lane preziosissime al tatto e ariose nella consistenza.

MILANO FASHION WEEK SS14 – DAY TWO

 BOTTEGA VENETA
Raramente ho visto una collezione tanto sofisticata e al tempo stesso portabile e “easy”. Easy perché è fresca, agile e disinvolta. Il fit è perfetto, e i disegni che simulano l’imbastitura sono geniali.

TRUSSARDI
Tutta la collezione ruota intorno all’heritage del brand: la pelle.

ICEBERG
E’ tempo di voltare pagina; Iceberg lo ha fatto con determinazione sfilando una collezione lineare, essenziale e molto moderna.

SALVATORE FERRAGAMO
Il classico-formale lascia più spazio ad una ricerca fondata su un’idea di uomo piuttosto anti-convenzionale: “aggressivo” e più sportivo. La collezione è astutamente focalizzata sulla pelle e su un concetto di sport-deluxe.

CARUSO
Sergio Colantuoni punta su quell’eleganza pratica e raffinata che lo rappresenta. L’aspetto più straordinario di questa collezione è che il comfort non è mai nemico del garbo: un lusso under statement inarrivabile.

CALVIN KLEIN COLLECTION

Una collezione di capi essenziali, dall’abito monopetto alla camicia denim inspired, che rubano al cielo tonalità e fantasie.

VIVIENNE WESTWOOD
L’immaginario di Westwood è complesso e affascinante. L’irriverenza caratteristica del suo stile non si smentisce – quasi – mai, dimostrando di saper evolvere, pur mantenendo i suoi codici.

MISSONI
Questa sfilata mette d’accordo i puristi dello stile Missoni e chi – dal brand – si aspetta una maggiore contemporaneità. Francamente: mi piacerebbe che tanti uomini si vestissero così. In questa collezione ci sono spessore, intelligenza, tanta passione e infinita esperienza.

 DAKS
Atmosfere anni venti da Grande Gatsby.

PRADA
Penso che nessuno sia capace di trasformare qualcosa di kitsch (come le stampe tropicali) nel suo esatto contrario come sa fare Prada e, questo, è uno dei suoi maggiori punti di forza. Lo shape dei pantaloni che si allarga sotto giacche o giubbotti non esageratamente asciutti, rimodella la silouhette ed ecco che nasce una nuova, rassicurante eleganza.

ROBERTO CAVALLI
Il “gentlemen club” di Cavalli continua il suo percorso iniziato a gennaio con l’autunno/inverno. Gentiluomo ma con molta grinta e una gran coscienza di sé e una discreta forma di autocompiacimento: che non ha mai fatto del male a nessuno.