Archivio di marzo, 2015

GOOD VS. ETHICAL FASHION

Il fondatore di Cruciani, Luca Caprai (ph. credits: Maria Teresa Furnari)
Moda buona e moda etica: capita spesso che questi elementi vengano  confusi e che si considerino moralmente perfette tutte quelle iniziative volte a fare produrre nicchie di prodotto in zone decentrate del mondo per dare lavoro al villaggio tale o al gruppo etnico talaltro. Si tratta spesso di cose eccellenti e ottimamente ispirate che, tuttavia, non smuovono di un centimetro il mondo produttivo del fashion che in certe zone del mondo è quando di più iniquo esista. Una sorta di pannicello caldo che consente per un periodo di non occuparsi più delle ingiustizie del settore fino al momento in cui arriva una nuova causa da caldeggiare.
Tuttavia si sta formando una corrente di pensiero sempre più forte che unisce le attività di sostegno ai paesi in difficoltà a quelle che, rispetto al buonismo, preferiscono conoscere, ad esempio, la filiera di un capo, la produzione salubre e remunerata oltre che tutelata dalla legge, la proprietà intellettuale e tutto quell’insieme di elementi che rendono diverso un prodotto «legale» italiano (o di un altra democrazia occidentale, ovviamente) rispetto alle produzioni corsare.
C’è da dire che ci sono marchi italiani che mixano con abilità tanto il buonismo che una più robusta etica. Fra gli altri e senza pretesa di completezza citiamo Cruciani. Questo marchio, infatti, sviluppa da tempo un’attività di charity attraverso degli appositi braccialetti di macramè (l’ultimo si chiama Lucky Star) molto fashion il cui ricavato va a organizzazioni per la cura dell’infanzia disagiata. A questo Cruciani unisce l’uso dei filati italiani e una cura particolare nella tintura dei capi da uomo, studiata per essere ecosostenibile. La tecnica  si chiama “Natural Stain”,  ed è un  processo attraverso il quale la colorazione del cashmere più pregiato, proveniente dalla Mongolia interna, avviene  attraverso l’utilizzo di bacche, erbe e radici. Colori delicati e non inquinanti. Una vittoria rispetto alla chimica pesante. Luisa Ciuni
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STYLE FASHION ISSUE – TEASER IN ANTEPRIMA

SPORTWEEK 21 MARZO 2015

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SCHEMA LIBERO CODICE SPA

Spa Code. When you stay in a big hotel, a 5-star with excellent cookery and a beautiful spa like the Relilax Miramonti in Montegrotto Terme, even if the atmosphere invites to relax, it doesn’t mean that you can have breakfast half-naked wearing slippers. Be careful about lapses of style. It’s possible to dress with taste without carrying a heavy luggage. You can wear a tracksuit with sneakers for breakfast; at lunch opt for a pair of dark jeans or velvet trousers, with a polo shirt or a plain colour shirt. In the evening, a simple but stylish, preferibly single-colour, look: round-neck sweater, shirt and gabardine trousers, to match with classic and comfortable desert boots. And in the spa or at the pool? First of all, turn off the mobile phone (or rather leave it in the room); then opt for swimming trunks and bathrobe. Finally, in the water, avoid the butterfly stroke: these are places where silence is the rule. The pool of the Relilax Miramonti Hotel, in Montegrotto Terme.

LUXURIOUS TRAVELING

Travel Bag Bertoni s/s 2015

La maison Bertoni, giunta alla terza generazione, dal 1949 produce borse e valigie di lusso. Con la nuova stagione si propone di aggiornare i codici tradizionali, con un restyling contemporaneo che, attraverso un processo di sottrazione, dà origine ad una collezione in perfetto equilibrio tra glamour ed eleganza, esaltati dall’utilizzo di materiali preziosi e lavorazioni ricercate. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl.

The house of Bertoni, … Continua a leggere →