Archivio di giugno, 2014

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAYS 1 – 2

VALENTINO

La collezione si ispira a personaggi iconici come Kerouac e Cocteau, sorvolando uno spazio temporale centrato sullo stile di uomini del ‘900 che hanno fatto la storia della letteratura e dell’arte, con percorsi individuali opposti, ma al contempo legati da caratteristiche outsider. La sfilata, questa volta, è caratterizzata da linee molto più flessuose e da tessuti molto più fluidi rispetto al passato.

LOUIS VUITTON

Kim Jones si allinea all’orientamento generale (finora visto per lo più sulle passerelle milanesi), ossia lo Sport/Deluxe. I colori sono quelli dell’India e le fantasie “giocano” con la V di Vuitton. L’esasperazione del lusso fashion penetra anche le tute e i bomber aviator; sensazionali i capi in nabuk con applicazioni di specchi.

BALMAIN

Il riferimento è chiaro: i piloti di Formula 1, in particolare Niki Lauda. Ma quello di Balmain, è un avventuroso fuoriclasse molto molto Fashion!

ISSEY MIYAKE

La collezione è molto più “ariosa ” del solito. Le classiche fantasie Miyake, che forse appesantivano il look, sono state alleggerite e rese più moderne. In passerella, dunque, per questa stagione hanno dominato una disinvoltura e una rilassatezza davvero rivitalizzanti. Superlativa la stampa “acqua”.

L’ORLO DI RIVA

Chissà quali sono le logiche ignote che spostano questo emiliano che risponde al nome di Denis Riva in provincia di Treviso, forse in fuga dalla monotonia per rifugiarsi in una natura (apparentemente) silenziosa, può darsi che i salti enormi delle rane gamberellone abbiano tutto un loro senso o che le lepri marzoline non siano così matte per correre all’impazzata. Sono esilaranti anche gli uccelli trasportatori con forze eccezionali e zampe fragili trascinare via enormi pesi con fiero ardore.

Tutti questi paesaggi del Riva sono divertenti e molto umani, abitati da buffe ombre che si immaginano apparire quando ancora non si è completamente svegli, quando si sta al bordo del letto e la luce non è forte. Sono macchie non sempre previste e si parla sempre di un viaggio, un trasporto, un percorso, un movimento goduto, un amplesso lento, duraturo e feroce. I cani, gli schizzi, i galli imperiosi tutto che parla di una lontananza a cui si può e si deve tornare, da anelare con cura. Questa solitudine preziosa da conservare, sopportare per poter stare davvero vicini. Sa di legno e di concretezza l’opera dell’illustratore e musicista Riva.

Il lievito sopra le carte stropicciate incollate, dipinte e bagnate che aspettano sempre qualche folata di vento o una bella tempesta per esser spazzati via. Un mondo perduto, raccontato con delicato mistero, un mondo di relazioni che non esiste quasi più ma di cui si sente spesso una dolce nostalgia. Recede di continuo una parte del lavoro di Denis Riva, si tratta di un crinale sottile dove un incendio costante porta materiali in sospensione.

Una visione del mondo antichissima e moderna in cui l’autore appoggia tutte le sue composizioni, sostenendole in modo indiretto manifestando così tutta l’ineffabilità della natura. Avevamo creduto di trovare una sponda, di avere un cane, un rifugio, di poter (almeno) contenere dei bisogni. Nulla di più errato.

In mostra con Antonio Cervasio “Magie (in)utili” Loft gallery, Corigliano Calabro, CS, fino al 20 luglio 2014.
E nella personale “Cambio di Muta” presso il NSDC Dolomiti Contemporanee, Erto e Casso, PN, fino all’11 luglio 2014.

Fernendo Nevruz

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MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 4

GIORGIO ARMANI

L’eccellenza del Maestro emerge più che mai quando Giorgio Armani cita sé stesso, e questa collezione É decisamente quell’ “Armani Style”  che vogliamo da lui. Applausi.

DSQUARED2

Una bella collezione, fresca, giovanile e positivamente commerciale. L’ispirazione principale? L’arte pop in voga tra la fine degli anni ’60 e i primi ’70.

ERMANNO SCERVINO

L’orientamento giusto è lo sport di lusso anche per Ermanno Scervino.

FRANKIE MORELLO

I capispalla sono ariosi e colorati, ma c’è anche un leggerissimo spolverino “carta carbone”. La collezione è molto piacevole e ben fatta e lo styling è azzeccato in pieno.

ROBERTO CAVALLI

Roberto fa tabula rasa; azzera e riparte dalla sua prima sfilata uomo (2000). In questa collezione infatti, riporta – come allora – tutto il suo immaginario maschile: un nomade-hippie, avventuroso e amante del lusso.

D-GNAK

Il designer coreano mantiene i codici, di chiara matrice orientale, della sua moda: rigore ed essenzialità nelle linee, forme che avvolgono il corpo, colori puri. Il tutto, per la ss15, orientato ad uno sportswear alto.

TOM REBL

L’ispirazione di Tom Rebl per la prossima estate è l’India, che contamina e reinterpreta in un gioco di opposti i capi iconici dello stilista: il chiodo, il trench e la vestaglia.

JULIAN ZIGERLI

Capi sportivi e tessuti tecnici sono alla base della collezione di Zigerli, che però li maschera ironicamente con colori e dettagli ironici e vagamente kitsch.

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 3

EMPORIO ARMANI

Tra geometrie simmetriche/asimmetriche (sulle T-shirt da mettere sotto l’abito, al posto della camicia), effetti optical positivo/negativo in bianco e nero damier (stampati sulle working bag) e quadrettati a contrasto sui blazer sportivi, Emporio Armani si distingue con una bella collezione, elegante e moderna. Belli anche i giubbotti in pelle aderenti.

PORTS 1961

Pelle tagliata al vivo, pantaloni multi pinces, tank-top e zaini. Uno schema rigido, preciso, allineato in totale armonia e con grande savoir faire, con l’orientamento sportivo di tendenza.

GUCCI

Bianco, rosso, blu. Ispirazione Navy. Accessori in pelle, borse “a sacco” a tracolla e a mano bellissime. Super chic: una delle migliori performance di Frida Giannini.

ETRO

La sfilata separa due mood opposti ma complementari: se la prima parte è sobria e chicchissima, realizzata nelle tinte del classico,  la seconda introduce il colore – specialmente  il giallo – e infine si accende di stampe colorate. Eppure non sono “due uomini”; il menswear tradizionale si fonde con eleganza con i look più fashion. Kean Etro ha reinventato la storia del brand con piglio deciso. Il risultato? Una collezione favolosa.

ANDREA INCONTRI

Un boy-scout metropolitano. Un uomo avventuroso, curioso, intellettualmente vivace. Lo styling – che sembra quasi casuale, improvvisato – è un vezzo che in realtà rivela una sana dose di snobismo. Il pullover disordinatamente infilato nei calzoni, le borse da viaggio da portare sulle spalle con studiata trascuratezza, come se fossero un accessorio da “nascondere”: segmenti di una personalità forte e di uno stile innato e consapevole.

CANALI

La collezione é firmata da Andrea Pompilio. Una vera rivoluzione per Canali: la giusta rivoluzione/evoluzione. Brava Elisabetta Canali & famiglia: bravi per avergli concesso carte blanche e bravo Pompilio: davvero una buona sfilata.

DIRK BIKKEMBERGS

La collezione é interamente ispirata alla disciplina sportiva del Triathlon.

FENDI

Le sfilate di Fendi mi sono sempre piaciute; quando all’inizio del 2000 Silvia Venturini Fendi ha lanciato il menswear, é stato – da subito – un successo. Riguardando oggi le prime collezioni, si capisce quanto sia stata copiata negli anni successivi. Quello che dispiace é che l’uomo Fendi non riesca a trovare sul mercato lo spazio che meriterebbe; e la “colpa”, non é certo da attribuire alla bravura della designer e del suo team creativo.

N.21

Il color carne, il pizzo, le sovrapposizioni: Alessandro Dell’Acqua trasferisce i codici della “sua donna” nell’abbigliamento uomo. 21 outfit, come il logo del brand. Ventuno total look basati principalmente sulla maglieria.

BRIONI

Brendan Mullane ha presentato una collezione coerentemente allineata con lo stile e le tinte di quella precedente. Una continuità che riafferma la qualità e il lusso di Brioni. Il fiore all’occhiello di questa P/E é la collaborazione con l’artista statunitense post-moderno James Welling, che ha disegnato in esclusiva per Brioni, le splendide fantasie stampate su seta: arte e moda, ancora una volta insieme, regalano momenti preziosi  di Grande Bellezza.

DIESEL BLACK GOLD

Il Rock si fa meno duro. Il denim è minimal e si alterna al velluto a coste e a pezzi sportivi in acetato. La pelle c’è, ma senza borchie: solo interventi grafici che rimandano alle opere di Keith Haring.

 

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 2

BOTTEGA VENETA


Sobrietà totale. Il mix perfetto tra una sensualità sottile e uno sport/chic di estremo lusso disegnato da Tomas Maier convince e strappa l’applauso.

ICEBERG


Modestia a parte…avevo visto giusto: Federico Curradi é veramente bravo: Iceberg ha riconquistato una collocazione ben precisa nel panorama del menswear. La sfilata é “gentile” e maschile, raffinata e coerente. Bravo.

GUGLIELMO CAPONE


Dal mood avvolgente presentato a gennaio, a tutt’altro spirito; più fresco e agile. Alta qualità nella mischia di certi tessuti: il soprabito è in lino e chiffon.

BOGLIOLI


Sobriamente modaiola: la collezione centra lo stile e il gusto di un uomo contemporaneo che, al classico, chiede una marcia in più.

SALVATORE FERRAGAMO


Massimiliano Giornetti per Ferragamo: dietro-front. Ritorna con i piedi per terra e – dopo aver testato il suo talento con una sfilata che esplorava il mondo dello sport (gennaio 2014) – fa un passo indietro, e disegna una collezione più consona all’heritage del brand.

MARNI


Geometrica, lineare, astratta. I disegni a blocchi e strisce di colore a contrasto, si ripetono in tutta la collezione, dall’abbigliamento agli accessori: bellissimi gli zaini.

SERGIO ROSSI

Optical Retró e Sneaker Cult.

CALVIN KLEIN

Bellissimo casting e collezione piacevole e portabile, soprattutto i giubbotti in pelle trapuntata con il cappuccio foderato in tessuto colorato. Molto sensuale.

TOD’S

Andrea Incontri firma ufficialmente il primo Total Look di Tod’s. Una lunga storia di accessori che – oggi – si completa con l’abbigliamento. La collezione é persuasiva, accattivante: uno chic molto maschile.

BALLY

Pablo Coppola, già a capo della direzione creativa degli accessori uomo del brand svizzero, prima ancora responsabile accessori per Tom Ford, debutta come creative director di Bally con una bella collezione di Total Look.

JIL SANDER

Strategicamente concepita come una collezione “di passaggio”, ruota intorno al trend imperativo di questa edizione della MFW: sport/classic/fashion.

PRADA

Sperimentazione ed evoluzione del formale secondo Miuccia Prada. Alla base di tutto, semplicità e concretezza, che puntano al ripescaggio della memoria storica della tradizione del guardaroba maschile. Come? Per esempio esasperando le caratteristiche chiave dell’abito (le cuciture vistosamente impunturate a contrasto) e mettendo in risalto la “banale” bellezza di un pullover beige con il pantalone blu notte.

MONCLER GAMME BLEU

Un altro eccellente lavoro di Thom Browne. Se lo styling vi pare eccessivo, cercate di immaginare i capi uno ad uno, “smembrati” dalla presentazione multi strato. Bellissima.

ANTONIO MARRAS

Il formale incontra il calcio, una collezione dedicata a Gigi Riva. Un melange tra sport e sartorialità, arricchito da stampe, tessuti lucenti,colori accesi e da bellissimi accessori.

DAKS

Geometrie in tutte le forme, stampate, in trama e a rilievo. Le vestibilità si asciugano quasi come una seconda pelle.

CARUSO

Caruso presenta “Supernatural Man”, la collezione SS 2015 ideata dal lifestyler Sergio Colantuoni. Questi abiti saranno disponibili soltanto nei flagship del Brand, e si distingueranno grazie ad una speciale etichetta: “CARUSOperCARUSO”. L’intento (riuscito in pieno), è quello di esprimere  la quintessenza dell’impegno profuso nella loro realizzazione: tutta la sapienza sartoriale di Caruso in un abito.

SANTONI

Stringate di pelle bicolore intrecciata emergono in una collezione dove i classici modelli sono rivisti in lavorazioni e dettagli imprevisti come suole alte e pelli traforate.