Archivio di maggio, 2014

SETTE MAGAZINE EN VOGUE L’ANTIDOTO CONTRO GLI ECCESSI FLOREALI

The antidote to floral excess. … Continua a leggere →

TUTTO IL NERO DI ALICE

Alice Colombo in modo mai trascurabile ritaglia, scompone e assembla tutte le sue immagini oscure di infiniti dettagli. I suoi collage sono come fratture, lussazioni, visioni (mai trascurabili) prodotte indiscutibilmente da emozioni profonde. Le sue opere sono l’ultima frontiera della feroce adolescenza. La tecnica mista dell’autrice si appoggia e nasce su piani di carta gigliata e, da qualche anno, dal nero assoluto che incornicia, bagna, scompiglia queste carte così meravigliosamente apparecchiate.

La Colombo, giovane quanto audace, è come un chirurgo navigato: taglia, separa, cuce e sistema. In questi ambienti è impossibile trovare delle cicatrici, perfino negli inevitabili riflessi (o ribaltamenti) l’artista non conosce la deturpazione. Figure di fanciulle si ripetono, in equilibrio, perdute quanto spaesate in paesaggi solo in parte impossibili che risuonano di oggetti antichi e quotidiani dalle forme rassicuranti. Figure femminili collegamento diretto dell’intimità dell’artista, appaiono risolute e volitive in collegamenti allentanti e quasi invisibili. Gli alberi, la natura, gli animali dissolvono gli schermi televisivi fino a renderli trasparenti e inutili.

Un mondo decantato al contrario senza più specchi da attraversare, con cornette telefoniche desuete a cui manca il corpo, il centro. Sogni, bisogni, senza sovrastrutture di pensiero privi di presunzione. Proporzioni sballate che in modo sottile danno vertigine. Strutture grafiche ardite quanto semplici. Un’assenza, un nero dolore a controbattere questo incanto, tutta questa malcelata poesia. La dimensione netta e tagliente del buio capace di sostenere questo universo tanto accecante. Vola a planare Colombo, lo specchio Alice si è finalmente frantumato e con coraggio, forza e determinazione tutto questo senso di disperazione e vuoto non lascia mai filtrare l’oblio ma crea condivisione, cura e pensiero.

In mostra alla collettiva “Niente è come sembra” presso la Galleria Doppia V, Lugano fino al 10 giugno 2014.

Fernendo Nevruz

 

All the black of Alice. … Continua a leggere →

STYLE 2009

Good Times at Como Lake, the bird’s-eye view offers a remarkable perspective. Picture Massimo Pamparana, Styling Luca Roscini.

SPORTWEEK 17 MAGGIO 2014

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SCHEMA LIBERO BRAND’S STORY

From 1913 till today, during last century, the brand Prada has been changed from the supplier of luxury accessories of the italian royal court and the european elite to a worldwide icon. Its menswear’s total-look project was born in the 90s and it is a declaration of intent from the start: breaking the rules of conformism staying true to a classic/traditional clothing at the same time. From then on, Prada keeps on changing and designs a new man every season. Even if it overturns the previous collection everytime, the concept remains intact: the Prada man is recognisable from miles away. From nylon clothes of the 90s to skimpy cardigans made of silk and wool of 2002; from the collection with origami-garlands to geometrical pop of 2003. In the second part of the 2010s there’s a return of the camelhair coat, today there’s a return of a “rounded” shape of a ’98 show. In this page, there are looks of other brands that can give a hard time to Mrs. Prada.