moda uomo

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAY 5

LANVIN

Lucas Ossendrijver esce dal coro –  come del resto è sua abitudine fare – e disegna una straordinaria collezione che gioca un ruolo determinante nel panorama della moda maschile; i suoi volumi e le sue linee influenzeranno il trend anche questa volta.  Il designer spazia con disinvoltura da abiti destrutturati a bomber dalla costruzione “rigida” in raso di seta, facendo combaciare due stili in una sola, omogenea, sofisticatissima idea di uomo. Bellissima sfilata.

PAUL SMITH

Sir Paul – a sorpresa – abbandona per questa stagione i riferimenti estetici del rock/pop e individua un nuovo menswear più incline al dandismo. Per abiti e giacche usa infatti il raso di seta delle vestaglie, amplia la larghezza dei pantaloni e la collezione diventa immediatamente fluida e ricca.

SAINT LAURENT PARIS

Il poncho, i camperos, la giacca/bolero ricamata in oro: chi è l’uomo Saint Laurent Paris? Un personaggio di “Kill Bill”? Di “Paris Texas”? E i giubbotti con le frange? “Easy Rider”? Un pot-pourri di citazioni cinematografiche di grande effetto. Ma c’è qualcosa di più importante da sottolineare: Slimane ha capito che sfilare una collezione streetstyle non paga più. E, questa volta, aggiunge una dose massiccia di lusso e opulenza. Slimane resta fedele a sé stesso ma rilancia il suo cliché street-wear puntando ad un target decisamente più alto.

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAY 4

KENZO

Humberto Leon e Carol Lim, mantengono con coerenza il mood easy e multicolore ( per questa stagione puntano su una gamma che va dal bluette alle tinte pastello) che ha riportato Kenzo al successo. Molto particolari e divertenti le bag rotonde o rettangolari. Belli le applicazioni a contrasto sulle tasche e sui bordi dei trench e dei giacconi e la polo a mezze maniche in denim.

DIOR HOMME

É già la seconda stagione consecutiva che Kris Van Assche sorprende stampa e buyers con una sfilata davvero bellissima. In passato le collezioni erano troppo monotematiche e i look rischiavano di ripetersi; ma adesso che Van Assche esprime la sua creatività , liberato dagli ingombranti retaggi del passato remoto della maison, sta regalando finalmente a Dior Homme un’identità molto caratterizzante e personale. Bravo!

HERMES

Ci sono le tinte naturali come il sabbia, ma anche una gamma di colori speziati; ci sono pennellature sfumate interrotte da linee grafiche; seta, garza di cotone e pelle scamosciata traforata sono i materiali dominanti di questa collezione, prevalentemente ispirata ad un viaggio immaginario tra Asia ed Europa.

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAY 3

CERRUTI 1881

Dopo aver dimostrato un talento innato per la moda e dopo aver riposizionato il brand fin dal suo debutto nel 2012, Aldo Maria Camillo rimescola il rigore dello stile Cerruti con nuove a/simmetrie destrutturando e “svuotando” i capispalla con estrema armonia. L’equilibrio tra spunti sport, moda e classicismo mette in evidenza la sua collezione – anche per questa stagione – come una delle più belle viste finora. Sprazzi di colore e fantasie su seta, proiettano il futuro di un nuovo classico. Bravissimo.

GIVENCHY

Il Total Black e il Total White, gli spruzzi irregolari che rimandano alle opere di Jackson Pollock; le stampe effetto marmo e le fasce elasticizzate applicate, a creare geometrie astratte positivo/negativo; la garza sovrapposta alle tshirt e lo styling multistrato. In altre parole, una sintesi autoreferenziale della moda che ha reso celebre Riccardo Tisci, collocando Givenchy tra i brand più fashion degli ultimi anni.

MAISON MARTIN MARGIELA

La sfilata è concentrata su tessuti techno (tela paracadute) e i capispalla sono ampi, leggeri e colorati. Anche per Margiela il giallo è trendy.

BERLUTI

Alessandro Sartori, un real gentleman nei modi e un liberista aristocratico nello spirito – curioso, intuitivo e intelligente – ha disegnato una collezione che gli somiglia. Berluti consolida il total look e raggiunge sempre di più, con passo deciso e veloce, il target di riferimento affine alla maison: un uomo libero da preconcetti, naturalmente elegante, sufficientemente ambizioso da curare nei dettagli il proprio aspetto ma,  allo stesso tempo, al di sopra dei condizionamenti e degli status.

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAYS 1 – 2

VALENTINO

La collezione si ispira a personaggi iconici come Kerouac e Cocteau, sorvolando uno spazio temporale centrato sullo stile di uomini del ‘900 che hanno fatto la storia della letteratura e dell’arte, con percorsi individuali opposti, ma al contempo legati da caratteristiche outsider. La sfilata, questa volta, è caratterizzata da linee molto più flessuose e da tessuti molto più fluidi rispetto al passato.

LOUIS VUITTON

Kim Jones si allinea all’orientamento generale (finora visto per lo più sulle passerelle milanesi), ossia lo Sport/Deluxe. I colori sono quelli dell’India e le fantasie “giocano” con la V di Vuitton. L’esasperazione del lusso fashion penetra anche le tute e i bomber aviator; sensazionali i capi in nabuk con applicazioni di specchi.

BALMAIN

Il riferimento è chiaro: i piloti di Formula 1, in particolare Niki Lauda. Ma quello di Balmain, è un avventuroso fuoriclasse molto molto Fashion!

ISSEY MIYAKE

La collezione è molto più “ariosa ” del solito. Le classiche fantasie Miyake, che forse appesantivano il look, sono state alleggerite e rese più moderne. In passerella, dunque, per questa stagione hanno dominato una disinvoltura e una rilassatezza davvero rivitalizzanti. Superlativa la stampa “acqua”.