jil sander

TENDENZE MFW PRIMO GIORNO

CORNELIANI

Tessuti grezzi e abiti doppiopetto, dal grigio chiarissimo fino al bianco.

COSTUME NATIONAL HOMME

Meno dark e rock del solito. Oltre alla pelle, anche tessuti fluidi e cascanti.

DOLCE & GABBANA

Back to roots: con un casting sorprendente.



ERMENEGILDO ZEGNA

Forti richiami agli anni ’60: estremamente raffinata.



MARNI

Stampe grafiche e tridimensionali, Marni si (r)innova

JIL SANDER

Forse è ancora una collezione di “passaggio”: lo stile della precedente direzione creativa è ancora molto presente.

BURBERRY PRORSUM

Aggressiva e modaiola. Contemporanea e futurista.

JOHN VARVATOS

“Sospesa” tra rimandi agli anni ’70 e il presente.

LES HOMMES

Forte, colorata, addolcita da uno styling più attuale.

NEIL BARRETT

Molto giovane e molto portabile.

VERSACE

Pazzescamente Versace. Più di così…

PREVIEW MAX JUNE ISSUE

Ph. Gianluca Fontana, Styling Carlo Ortenzi.

MILANO FASHION WEEK – DAY 1

La settimana della moda uomo a Milano, ha aperto alla Triennale con la sfilata di Corneliani. La collezione è sobria e vendibile. In certi outfit cede alle tentazioni delle tendenze, per esempio nella scelta dei pantaloni corti sopra la caviglia: preferisco quelli morbidi e più lunghi che hanno sfilato con la giacca. Certa maglieria, molto lavorata, rimanda al knitwear di Castelbajac; questi pezzi, insieme all’ uscita in total off white, evocano gli anni ’80.

Ermenegildo Zegna

Mi sembra che la collezione si voglia rivolgere ad un uomo più giovane, che non significa modaiolo: le uscite in denim, per esempio. Anche lo styling punta a raggiungere i meno conformisti. Infatti i tessuti (e le pelli), pur sempre nobili, sono abilmente mescolati per “rimodernare”. Belli i completi con il gilet in velluto a coste larghe. (A.C.)

Hogan. Blouson in pelle in stile aviator.

RefrigiWear

Una collezione moderna e molto curata nei dettagli, con forti richiami alle origini del marchio che nasce nel 1954 come azienda specializzata in tute per il lavoro nelle celle frigorifere. Oggi il marchio allarga la collezione fino al total look, iconico il montgomery con alamari in corda e dettagli a contrasto. (Andrea Porro)


Julian Keen

La geometria e gli effetti optical dell’architetto decò Josef Hoffmann ispirano la collezione Julian Keen disegnata dallo stilista italiano Giampiero Colombo. Must have della collezione il trench in lana ricoperto in nylon e la giacca in tessuti gessati patchwork. (A.P.)

 

Costume National

In un gioco d proporzioni lungo/corto tutte le giacche hanno le bretelle interne e si “portano” come zaini. (C.O.)

Dolce & Gabbana

Lo styling (forte, fashion e sontuoso), non disattende le aspettative dei buyer che contano (anche) su un pubblico classico: l’ ultima uscita lo dimostra. Le uscite dei capispalla con i ricami  in filigrana d’oro d’ispirazione barocca, sono eccezionali. (A.C.)

Jil Sander

Ritorno della nappa nera, negli abiti (in pelle, sempre black, già visti da Versace nella P/E) e anche nei cappotti, questi ultimi ampi e strizzati in vita dalla cintura tanto da ottenere un effetto a ruota. Gli abiti in tessuto sono viceversa asciutti, impeccabili ma anche fashion per via delle doppie cuciture verticale che segnano la vita. (A.C.)

Burberry Prorsum

Rainy days. Apre e chiude con due acquazzoni lo show di Burberry Prorsum inframmezzati da disinvolti look da caccia alla volpe, trench d’ordinanza e cappottini striminziti.Il tutto corredato da porta documenti, guanti e ombrelli in veste punk. (Luca Roscini)

Les Hommes

Molto moda. Gran lavoro nella maglieria; belli i pantaloni con una pince e dai volumi ampi anche se non extralarge. Alcuni accostamenti sfiorano il kitsch, ma il gioco delle sovrapposizioni (pelle e maglia + dolcevita con altri pull legati al collo), mi è sempre piaciuto.

Neil Barrett

Forme oversize di cappotti, pea-coat e parka si contrappongono alle linee skinny di abiti e maglie, in un equilibro perfetto dove due micro disegni del guardaroba maschile (chevron e pied de poule) si rompono e si ricompongono sullo stesso tessuto. (A.P.)

Roberto Cavalli

Da tre stagioni Cavalli continua con estrema coerenza la sua ricerca su un tipo d’ uomo molto preciso: potrebbe essere un personaggio di “Romanzo Criminale”. Uno spavaldo dandy-rock che – con qualche volo pindarico di troppo – aggiunge una gran dose di grinta  e charme maudit al proprio stile.

TODAY, YESTERDAY

Adrien Brunier, francese. Studia per diventare attore allo Studio Pygmalio, a Parigi. E’ uno dei giovani attori che hanno posato per un servizio moda che sarà pubblicato sul numero uomo di Io Donna, in uscita durante la settimana della moda a Milano, sabato 14 gennaio. La foto che sto anticipando oggi è stata scattata da Andrea Gandini, il fotografo con cui lavoro solitamente per queste edizioni speciali, dedicate all’ abbigliamento maschile.
La foto in bianco è nero è di Jacques Olivar, ed è stata fatta nel 2001 per Uomo, allo Studio Sala di Parigi. Gli abiti erano Jil Sander, all’ epoca disegnata da Milan Vukmirovic. E Il modello è sempre Adrien….10 anni fa.

Adrien Brunier, french. He studies to become actor at Studio Pygmalion, in Paris. He is one of the young actors who posed for a fashion story that will be published in the Io Donna man issue who’ s coming out during the fashion week in Milano, saturday the 14th next january. The picture that I’m anticipating today has been shot by Andrea Gandini: he’s the photographer I’m used to work with for these special issues, dedicated to menswear. The black and white photo is by Jacques Olivar, who shot it in 2001 for Uomo, at Studio Sala, in Paris. Clothes were by Jil Sander, at that time it was designed by Milan Vukmirovic. And the model is Adrien again…..10 years ago.