b come bomber

B COME BOMBER

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A sinistra, scatto di Federico Miletto per The Men Issue, Styling Giovanni de Ruvo. A destra, scatto di streetstyle (fonte: soletopia.com).

L’alfabeto della Moda oggi chiama in causa la lettera B, per Bomber.

Capo originariamente creato per i piloti dell’aviazione durante la Prima Guerra Mondiale, con spiccate caratteristiche di calore e comfort, inizia a cambiare rotta, forma e colori con il passare degli anni, diventando capo-simbolo di appartenenza per diverse subculture, come gli Skinhead negli anni 80, o i Punk che lo intercambiavano con il loro amato chiodo, ma con applicazioni di spille da balia, borchie, frasi scritte a pennarello e patch provenienti da concerti in giro per il mondo, il tutto rigorosamente handmade.

Diverso per caratteristiche, colori e significato, è il bomber baseball, con maniche abbondanti, spesso di colori e materiali a contrasto, elastico in vita e patch applicata sul fronte con lo stemma della squadra, città o college di appartenenza, diventato nel tempo un caposaldo dello stile preppy, lo sporty-chic per antonomasia. Quello che però resta un evergreen, che continuiamo a vedere indossato da molti e che rimane nell’immaginario collettivo, è il classico in nylon verde o nero con il taschino sulla manica, dalla vestibilità ampia con la fodera arancio a contrasto.

Nel cinema, un giovane Ryan Gosling nel film Drive consacra il bomber in satin bianco, sfoggiandolo in modo spavaldo nella sua duplice vita da duro, di giorno stuntmen e di notte rapinatore.

La storia ci racconta anche di un’altra tipologia di bomber, e cioè quello ricamato: la sua nascita non proviene dall’estro di un talentuoso designer dei giorni nostri, bensì dal Giappone, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. I soldati americani se li facevano ricamare prima di ritornare a casa da artisti giapponesi, spesso per raffigurare territori conquistati, uniti a simboli patriottici e nipponici: aquile insieme a fiori di ciliegio, carpe e dragoni; una sorta di cartolina da portare sempre con sè, segno di forza, dedizione e riconoscibilità.

Ed è quest’ultima l’ispirazione dietro al capo protagonista dello scatto realizzato per The Men Issue da Federico Miletto: il modello indossa un bomber in seta ricamato con dettagli a contrasto della collezione s/s 18 Coach 1941, abbinato, in modo semplice e contemporaneo, a una T-Shirt bianca e un pantalone classico a righe, ma slim fit; nello scatto di streetstyle che troviamo a fianco invece il bomber oversize è indossato con un gioco di sovrapposizioni su un’altra giacca in nylon imbottita e una maxi felpa con cappuccio in denim, creando così un contrasto di colori e volumi assolutamente attuale, adottato in particolare dai ragazzi più giovani.

I designer, nelle sfilate attuali, come potete vedere nella gallery che raccoglie alcuni look dalle collezioni maschili della spring/summer 2018, propongono il bomber in svariati modi, creando varie tipologie di styling e di attitude; dal classico check all over di Burberry, al maculato di Les Hommes, al bomber in suede leggero con cappuccio e stampe di Hermès, fino a quello in stile vintage con applicazioni e maniche fiammanti di Philipp Plein. Giovanni de Ruvo

Bottega Veneta, ss18

The Fashion Alphabet today is about B, for Bomber Jacket. … Continua a leggere →