ARTE

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KOONESS.COM: L’ARTE DI TUTTO IL MONDO LIBERAMENTE ACCESSIBILE


Gallery

La nuova versione del sito Kooness.com è ufficialmente online, arricchita da una serie di nuovi contenuti: nuove selezionate gallerie, opere d’arte, fiere, partnership, interviste e notizie, scelte e condivise da un team rinnovato ed entusiasta. Fondata nel 2015 con base a Milano – città di arte, moda e design – Kooness è una marketplace di spicco per il mondo dell’arte. La piattaforma rende disponibile ad ogni appassionato – dai neofiti ai maggiori collezionisti – un nuovo e semplice modo per scoprire, condividere e comprare arte. È inoltre una piattaforma utile alla scoperta non solo di singole opere, ma di gallerie di tutto il mondo, garantendone un accesso virtuale. È un modo rivoluzionario per esplorare e collezionare, comprando direttamente dalle migliori gallerie, dando agli utenti un mezzo estremamente semplice per approcciare l’ambito dell’arte contemporanea. Lorenzo Uggeri (CEO di Kooness) ha detto: “Tutto è iniziato quando ho appeso un quadro su un muro bianco”. Con la sua semplicità, la speranza riposta in Kooness è quella di incoraggiare nuove generazioni di amanti dell’arte, frequentatori di musei, studenti, collezionisti e mecenati. L’obiettivo ambizioso è quello di rendere l’arte di tutto il mondo accessibile a chiunque tramite una connessione Internet, aiutando a costruire collezioni passo dopo passo e supportando gallerie e artisti a livello globale. Al suo interno è possibile trovare la migliore selezione di opere di artisti sia emergenti che affermati; grazie al nuovo layout è possibile velocizzare e semplificare la ricerca dei propri pezzi preferiti, tramite un nuovo raffinato sistema di filtri secondo categorie e tags. Kooness scuoterà il mondo dell’arte attraverso l’uso delle più avanzate tecnologie, attraendo nuovi collezionisti a godere dell’arte ancora di più.

Kooness: all the world’s art freely accessible. The new edition of Kooness.com is officially online with even more content than before: more selected galleries, artworks, fairs, partnerships, interviews and news, all chosen and shared by a renewed and enthusiastic team. Founded in 2015 and based in Milan – the city of art, fashion and design – Kooness is a leading marketplace for the art world. The platform provides for everyone passionate about art – from newbies to major art collectors – a new and simple way to discover, share and buy art. It is also a platform for discovering not only individual artworks but also the galleries themselves, by providing a virtual access to galleries all over the world. It is a revolutionary way to explore and collect art by buying directly from the finest art galleries, giving people a very easy way to approach the contemporary art field. Lorenzo Uggeri (Kooness CEO) once said: “Everything started when I hung a painting on an empty wall”. By making all the world’s art freely accessible, Kooness hopes to foster new generations of art lovers, museum goers, students, collectors, and patrons. The ambitious objective is to make all the world’s art accessible to anyone with an Internet connection, to help art lovers build an art collection step by step and to support galleries and artists worldwide. Within Kooness it is possible to find the best selection of artworks by both emerging and established artists, accurately selected by their curatorial team. Thanks to the new layout it is possible to speed up and simplify the research of your favourite art works, especially in this new version with a refined way to filter through different categories and tags. Kooness will shake up the art world with the use of the most advanced technologies, in order to attract new collectors to enjoy art even more.

 

KOONESS.COM PRESENTA: THOMAS BERRA

Thomas Berra, Elogio delle Vagabonde - 2017, Painting 100x140x4cm. Courtesy UNA Gallery

Thomas Berra (Desio, 1986) compie i suoi primi importanti studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Da sempre affezionato al medium pittorico, l’artista inizia a operare in età giovanile, avendo dapprima la possibilità di applicare sulla tela diverse sperimentazioni tecniche e di soggetto.

Nella produzione attuale di Berra è possibile notare una dichiarata ossessione verso il colore, nello specifico il verde, insieme a una rinnovata attenzione nei confronti dell’elemento vegetale. Abbandonando velleità iperrealistiche, l’artista sembra essere spinto da un desiderio di essenzialità delle forme e dalle infinite sfumature e tonalità del verde, a cui viene lasciato un ruolo di strumento “immersivo” dello sguardo verso ambientazioni atemporali e oniriche.

Attento studioso della tradizione quanto della contemporaneità, Berra attinge a un vasto abecedario di suggestioni. Molteplici sono, infatti, i riferimenti alla storia dell’arte, alla filosofia e alla letteratura, fattore riconoscibile sia dai titoli scelti, che nella composizione stessa delle opere. Esempio esplicito di questa inclinazione citazionista si ritrova nell’ultima produzione dell’artista, in cui diverse sono le opere raccolte sotto il titolo simbolico “Elogio delle vagabonde”, riferimento diretto al libro del grande paesaggista e filosofo francese Gilles Clément.

Da sempre molto attivo nel panorama artistico contemporaneo, Thomas Berra ha partecipato a importanti residenze dentro e fuori l’Italia, tra cui recentemente: Fondazione Pastificio Cerere a Roma (2017), Schafhof – European Center for Art Upper Bavaria in Germania (2017). Mentre tra le ultime mostre da ricordare vi è l’intervento site-specific di wall painting presso lo Spazio Leonardo Assicurazioni di Milano, organizzato da UNA Gallery; la personale “Verde Indagine” presentata presso la Galleria Placentia (Piacenza, 2017); la personale allestita presso Villa Vertua Masolo, “Dopo il diluvio” (Nova Milanese, 2017).

 Le opere di Thomas Berra, artista della Galleria UNA, sono disponibili in vendita online su Kooness.

 

Thomas Berra (Desio, 1986) accomplished his first … Continua a leggere →

KOONESS.COM PRESENTA: GUIDO BISAGNI

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TELL ME MORE | Artist Interview: GUIDO BISAGNI – 108

108 (Guido Bisagni) nasce ad Alessandria nel 1978. Fra i maggiori esponenti del Post-graffitismo in Italia, inizia la sua ricerca artistica con un approccio al graffito tradizionale. Alla fine degli anni Novanta, dopo il trasferimento a Milano nel 1997 e la laurea in disegno industriale, la sua cifra stilistica evolve formalmente e concettualmente, tanto da diventare uno dei primi ad utilizzare numeri e non lettere per firmare i propri lavori.

Quanti anni hai e da dove vieni? Le tue origini hanno influenzato la tua visione artistica?

Ho da poco compiuto 40 anni e sono nato ad Alessandria. Senza dubbio i luoghi in cui sono nato e vissuto hanno influenzato quello che faccio e non solo, come del resto i miei avi e le loro origini, che si perdono andando indietro di generazioni, in giro per il nord Italia, da ovest a est. Sicuramente i racconti che sentivo da piccolo sono finiti in gran parte nel mio inconscio e mano a mano stanno riemergendo nel mio lavoro. Attualmente vivo tra Alessandria e Milano (dove ho studiato e vissuto per alcuni anni in passato) e viaggio per gran parte del tempo, e anche questo mi influenza molto.

Cosa vuol dire per te essere un artista?

È difficile spiegarlo, ci ho messo anni a riuscire a auto-definirmi artista. Ho sempre paura di banalizzare. Si tratta prima di tutto di una ricerca che va nel profondo e con la quale cerco di trovare, per lo meno, un senso alla mia vita. Mi sono sempre piaciute tutte le forme d’arte, visive e non solo, ma non è per quello che mi ritrovo ad essere un artista. Credo sia il fatto di non essermi mai trovato a mio agio e di non riuscire ad accontentarmi. Voglio dire che non mi accontento di vivere questa vita mediocremente, ci dev’essere uno scopo, non sono nella situazione di poterlo comprendere davvero quindi cerco di farmi guidare dall’istinto o dall’ispirazione, ma è molto difficile. È un pò questo detto in tre povere parole.

Quali sono i riferimenti artistici e culturali che ti hanno influenzato?

Ce ne sono troppi, molti sono talmente entrati in profondità che li ho dimenticati. Una lista brevissima: le decorazioni interne del tumulo di Gavrinis e il megalitismo in generale, le simbologie della ciclicità del tempo, le pietre coppellate, l’arte pre-classica nell’Europa antica, l’antico Egitto, la mitologia greca, nordica, etrusca, celtica (…), l’arte cinese antica, Pitagora, quasi tutta l’arte giapponese, l’arte romanica e gotica, Hieronymus Bosch, lebens reform, le avanguardie, Russolo e l’arte dei rumori, Malevich, Kandinsky, Jean Arp, C.G. Jung, Sironi, Fellini, Tarkovsky, Burri, i cartoni animati giapponesi, l’industrial, il punk e soprattutto post-punk, l’HC, lo skateboard negli anni ’90, i graffiti, Lynch, il folklore europeo e la stregoneria, la religiosità popolare, il noise giapponese, il “minimalismo nordico”, (induismo e) buddismo, shintoismo, le ferrovie, città come Venezia o Praga e potrei andare avanti per pagine e pagine.

Cosa è per te l’ispirazione?

È una piccola illuminazione, quando come per magia mi viene in mente un’immagine o un’idea e tutto mi sembra che funzioni perfettamente. Meraviglioso.

Cosa ne pensi del sistema dell’arte contemporanea?

Anche se io sono principalmente un pittore, amo il fatto che si siano superate le tecniche classiche dell’espressione e questo ha aperto infinite possibilità. Queste possibilità poi non vengono usate sempre in modo interessante, anzi molte volte sono solo una via di fuga per scappare alla mancanza di capacità tecnica. Ma a dire il vero ci penso poco, non penso che l’arte contemporanea vera al momento si trovi in gallerie e nei musei in questo periodo.

Pensi che i social media e le piattaforme online siano un mezzo utile per diffondere le proprie opere?

Penso di si, per quanto mi riguarda sono il mezzo che prediligo. Se uno sa come usarli sono molto utili sia per trovare artisti interessanti sia per farsi conoscere. Anzi direi che sono essenziali, specialmente se uno non vive a New York per esempio. Io non ci vivo e non credo nemmeno di volerci vivere, non penso neanche che le cose migliori e più innovative si trovino li. Però è li che si vedono e si incrociano. Io ad esempio che anche se viaggio spesso e credo di potermi considerare abbastanza internazionale, ho comunque la base in un piccolo centro e questo me lo posso permettere anche grazie ad internet e ai social media. Il mio intero percorso artistico si è sviluppato parallelamente ad internet dalla fine degli anni 90. Anche qui poi ci sono gli effetti collaterali e gli aspetti negativi.

Progetti futuri?

Circa un mese fa si è conclusa una mostra a Parigi che mi è costata molte energie, fino a fine maggio c’è una collettiva a Roma (da Varsi) in cui presento una serie di nuove serigrafie che ho realizzato con Arturo 56 fili. Fino al 15 giugno poi partecipo a un’altra piccola collettiva a Valencia da Plastic Murs, in cui presento 3 nuove carte. Quindi in questo momento vorrei rallentare un pochino, ma so che non ce la farò: sono previste alcune performance sonore live, i soliti viaggi estivi in giro per il mondo tra muri e progetti vari e forse una cosa in Giappone, ma ancora non lo so. Per il 2019 sto parlando con Michela D’Acquisto per la prossima mostra da Antonio Colombo Arte a Milano, ma vedremo i particolari più avanti.

Le opere di 108 sono disponibili per la vendita online su Kooness.

A proposito di #TELLMEMORE

È dove gli artisti contemporanei condividono il loro processo creativo, le loro fonti di ispirazione e le loro storie…
Poche domande per saperne di più sulla pratica, la storia e la visione dell’artista, che trovate online su Kooness Magazine. #StayTuned

 

108 (Guido Bisagni) was born in Alessandria in 1978. He started to paint … Continua a leggere →