Archivio di aprile, 2018

S COME SUEDE

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A sinistra, scatto di Federico Miletto per The Men Issue, Styling Giovanni de Ruvo. A destra, scatto di streetstyle (fonte: menfashionhub.com).

L’alfabeto della Moda oggi chiama in causa la lettera S, per Suede.

Il termine sta ad indicare il camoscio e deriva dal francese Suède, che si riferiva ad un particolare tipo di guanti importati dalla Svezia; il materiale trova però le sue origini tra i nativi americani, che ai tempi già conciavano pelli per creare abiti sia maschili che femminili, molto simili tra loro, delle specie di casacche lunghe e morbide. Pelle versatile, ricorda alla vista e al tatto il velluto, e viene molto utilizzata sia nell’industria della moda che in quella dell’arredamento; presente in mille varianti di forme e colore, unisce eleganza e comfort.

La sua consacrazione nella moda avviene durante gli anni 70, entrando a far parte dello stile dei figli dei fiori e di ogni rockstar degna di questo nome, sia uomo che donna. A proposito di musica, il termine “Suede” venne scelto come nome da una band Alternative Rock formatasi nel 1989 del Regno Unito, forse per le sensazioni che evoca per il suo essere al tatto soffice, vellutato e opaco, accogliente e raffinato. Come non dimenticare poi la mitica “Blue Suede Shoes”, una famosissima canzone di Elvis Presley, che nel 1956, per celebrare l’uscita del brano e il suo conseguente successo, comprò un paio di scarpe blu scamosciate, esposte ancora oggi al Museo Elvis-A-Rama di Las Vegas.

Nel cinema la giacca scamosciata si legga a personaggi iconici, assumendo ogni volta connotazioni molto diverse e confermando quindi il suo carattere versatile: grintoso e molto maschile è il giubbotto di Butch (Bruce Willis) in Pulp Fiction, nella scena della fucilata a John Travolta; un ritorno alle origini è la blusa di Daniel Day Lewis nell’Ultimo dei Mohicani; un inno alla libertà e alla praticità è il giaccone di Dennis Hopper in Easy Rider. Sempre nel cinema, ma femminile, indimenticabile è il bikini in suede indossato da Raquel Welch in “Un milione di anni fa”.

Nella storia della moda, tanti sono i brand che ne hanno fatto largo uso, dalla Sahariana di Yves Saint Laurent, a Tom Ford, a Prada, a Roberto Cavalli con i suoi abiti, giacche e pantaloni con frange e patchwork in Suede. Nella moda di oggi, i designer preferiscono concentrarsi sul capospalla, come potete vedere nella gallery che raccoglie alcuni look dalle collezioni maschili della spring/summer 2018. Un capospalla declinato però nelle più disparate forme e colori: in Balmain un tripudio di frange abbinate al collo da una bolo tie ed un denim candeggiato in stile Tie-dye, ma il tutto in sobrio bianco e nero; in Tom Ford invece uno sportivo color carta da zucchero abbinato a dei blue jeans; in Gucci abbinato in un certosino patchwork a pellami preziosi.
Nello scatto realizzato per The Men Issue da Federico Miletto, il modello indossa una giacca sahariana con maxi tasche applicate in suede della collezione s/s 18 Ermenegildo Zegna, abbinata ad una maglia e ad un pantalone classico, per un look elegante ma di carattere; nello scatto di street style che troviamo a fianco invece, la giacca (bomber) in suede è indossata in modo casual ma attuale allo stesso tempo, con Borsalino e camicia portata fuori dallo skinny jeans. Giovanni de Ruvo

Our Legacy ss18

The Fashion Alphabet today is about S, … Continua a leggere →

PASTEL NOSTALGIA

VERSACE

T-Shirts, Versace, s/s 2018.

La collezione per l’estate 2018 vede come non mai Donatella Versace rendere omaggio al fratello Gianni, riprendendone i codici, i motivi iconici e ormai storici, riscrivendoli in chiave contemporanea per una nuova generazione di fashionisti. Così sfilano gessati con linee materiche o disordinate, su giacche dal fit ottanta; camicie stampate con motivi di maschere e putti tratti dall’archivio, gli stessi motivi che vengono riproposti anche come inserti su giacche e pantaloni in denim; il logo 80s della maison portato su T-shirts nei colori rosa e azzurro pastello. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl. 

The ss18 collection sees Donatella Versace paying homage to her brother Gianni, recalling his codes, his iconic and now storic motifs, rewriting them in contemporary key for a new generation of fashionistas. So we see on the catwalk chalk-stripe suits and jackets with an 80s fit with material or jumbled stripes; printed shirts with putti and masks patterns from the archive, that are also patched onto denim trousers and jackets; the maison’s 80s’ logo printed on pastel pink and blue T-shirts. Edited by Angelica Pianarosa, Ph. Michele Gastl.

 

STYLE MAGAZINE 2012


That time we created a set on Barcelona beach, playing with a dandy attitude. Ph. Claude Rizzolo, Styling Alessandro Calascibetta.

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IO DONNA SCHEMA LIBERO – MILANO IN GRANDE STILE

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Triumphant Milan. “This book is not only an itinerary through some of the most beautiful entryways of Milan’s buildings, but also an emotional journey where the sense of chic lies in the balance between color and minimalist splendor”. This is the beginning of the book Entryways of Milan (Taschen), edited by the german art director Karl Kolbitz, with a writing of the fashion designer Stefano Pilati, that in his collections for Yves Saint Laurent and Zegna has always proved that he knows how to conciliate with balance colors and shapes. The entryways photographed, no less than 144, have been built from the 30s to the end of the 60s in areas that until 20 years ago where considered adjacent to the historical centre but not central. Now that Milan is one of the most interesting cities in Europe again, the suburbs are an integral part of a metropolis that lives of tourism, thanks also to art and design. Talking of fashion: today brands look for a futuristic placement, releasing from past references, apart from some intrusions in the 70s and 80s. And the 30s.

ALOHA SPRING

DSQUARED

Camicia, DSquared2, s/s 2018.

Uno dei trend ufficiali e più evidenti della s/s 2018 è il revival della camicia hawaiana. Divenuto un must dagli anni 50 in poi negli States, anche grazie a Elvis, questo capo di abbigliamento è un inno alla spensieratezza e alla comodità, di cui molti tra i più grandi brand di prêt-à-porter hanno dato la propria interpretazione per questa stagione. Così DSquared2 parte dalla classica Aloha Shirt, a manica corta, con colletto aperto e taschino sul petto, che viene abbinata però a capi in pelle nera, fibbie, dettagli western e tocchi goth. Un accostamento sorprendente che dona accenti grintosi e un po’ cupi a un mondo che sicuramente cupo non è.  A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl. 

One of the “official” and most evident trends of ss18 is the revival of the hawaiian shirt. Become a must from the 50s on in the States, thanks to Elvis also, this garment is a tribute to carefreeness and comfort, and many among the greatest brands of prêt-à-porter gave their interpretation of it for this season. So DSquared2 starts from the classic Aloha Shirt, short sleeved, with open collar and breast pocket, matching it with black leather garments, buckles, western details and goth touches. A surprising combination that gives bold and a little dark accents to a world that is not dark at all. Edited by Angelica Pianarosa, Ph. Michele Gastl.