KOONESS.COM PRESENTA: WILL THOMSON

OilSlick 2016 - 75x92 cm - Acrylic paint on wooden panel

TELL ME MORE | Artist Interview : WILL THOMSON

Will Thomson è un artista emergente britannico, nato nel 1992, vive e lavora a Londra. La sua ricerca riguarda la memoria e la sua fallibilità: le sue opere attingono al concetto freudiano del perturbante, dove gli oggetti normali e quotidiani sono visti in una luce diversa e diventano irriconoscibili e strani. L’artista è rappresentato dalla MTArt Agency di Londra.

Quanti anni hai e da dove vieni? Le tue origini hanno influenzato la tua visione artistica?

Ho 25 anni e vengo da Londra. Sono ancora molto vicino a dove sono cresciuto e il mio studio si trova vicino alla casa dove ho trascorso l’infanzia, quindi sarebbe davvero difficile evitare di fare riferimento al tempo trascorso lì.
Al contrario, ha completamente plasmato il mio lavoro. Adoro la strana sensazione che provi quando visiti un luogo nel quale hai abitato, hai questa connessione che conservi nella tua memoria. Ma ora che lo spazio non è tuo, e questa potente nostalgia ti travolge, ricordi piccoli dettagli, che ironicamente, una volta che ti facevano sentire a casa, ma ora ti sentire a disagio.
È quasi come sentire il profumo della tua ex su qualcun altro.
Penso che dopo un po’ di tempo, ricordare gli spazi che hai perso può essere travolgente come ricordare le persone che hai perso – il che è affascinante.

Cosa vuol dire per te essere un artista?

Non lo so, non penso davvero a me stesso come a “un artista” o “Will Thomson – l’artista” e questo non perché non sia sicuro di me stesso; ho lavorato duramente negli ultimi 6 anni per permettermi di praticare l’arte, ed è quello che voglio fare per la maggior parte del mio tempo – lo so. Immagino di essere un’artista, ma non voglio essere associato al gruppo di persone che ho incontrato negli ultimi 2/3 anni che si dichiarano artisti, come se fosse un motivo per me per prenderli più sul serio o perché pensano che sia impressionante (so che sei qui per l’alcol gratis e per la foto).
Penso che essere un’artista sia una lotta, e se non stai combattendo con il tuo lavoro, allora non stai facendo buona arte, stai solo fingendo finchè non ce la farai.

Quali sono i riferimenti artistici e culturali che ti hanno influenzato? 

Cerco di mantenere un limite sull’arte che mi influenza, altrimenti, finirei per copiare. Adoro Mona Hatoum, penso che sia un genio – questo è quanto.

Cosa è per te l’ispirazione?

Può essere tutto o niente, dipende dal mio umore e dalla mia predisposizione al creare. Adoro la soddisfazione, quindi tutto ciò che è vagamente soddisfacente mi ispira. Potrebbe essere ricordare un fatto dimenticato, potrebbe essere il modo in cui due colori funzionano l’uno con l’altro, potrebbe essere come due materiali creano contrasto ma appaiono come un abbinamento divino. Se c’è anche dell’ironia, dell’umorismo, allora hai preparato una buona torta. Amo l’idea di rappresentare piccole sensazioni che durano per un brevissimo lasso di tempo, come il momento in cui ti ripari dal freddo e l’aria calda tocca il tuo viso. O in estate quando dormi sopra le coperte con la finestra aperta e la brezza ti accarezza e ti fa dormire. Se riesco a catturare l’essenza di questi piccoli momenti di ogni giorno in un dipinto, allora sono soddisfatto.

Cosa ne pensi del sistema dell’arte contemporanea?

Non lo conosco completamente, ma a me pare che sia in difficoltà. Penso che sarebbe bello se più persone investissero negli artisti emergenti in una fase iniziale, per offrire supporto quando è necessario. Sono molto fortunato ad essere con MTArt che mi supporta già da un po’, hanno finanziato la mia prima mostra personale, di cui sono molto entusiasta. Si svolgerà dal 12 al 17 marzo presso Unit 3, all’interno della Stazione della metropolitana di Old Street a Londra

Pensi che i social media e le piattaforme online siano un mezzo utile per diffondere le proprie opere?

Sì, sicuramente, devono essere sfruttati. Sono gratuiti e c’è un grande accesso potenziale.

Progetti futuri?

Voglio esporre il più possibile, essere ambizioso e non mettere da parte alcune idee perchè penso che non sarò in grado di realizzarle o finanziarle.
Voglio creare un’intera galleria nel giardino della mia infanzia, riempirlo di odori e visioni familiari a tutti e sperabilmente incoraggiare le persone a richiamare un ricordo d’infanzia dimenticato per un po’. Magari anche coinvolgere i miei cugini più giovani facendoli giocare là a calcio come performance, “Proprio come facevo io”.

Le opere di Will Thomson sono disponibili per la vendita online su Kooness.

_____________________________

* A proposito di TELL ME MORE

#TELLMEMORE

E’ dove gli artisti contemporanei condividono il loro processo creativo, le loro fonti di ispirazione e le loro storie …
Poche domande per saperne di più sulla pratica, la storia e la visione dell’artista, che trovate online su Kooness Magazine. Dialoga con i più grandi nomi e talenti emergenti del mondo dell’arte su Kooness.com! #StayTuned

 

Will Thomson is an emerging British artist, born in 1992; he lives and works in London. His work deals with memory and its fallibility: it draws on the Freudian concept of the uncanny, where normal, everyday objects are seen in a different light and become unfamiliar and strange. He is represented by MTArt Agency, London. How old are you and where do you come from? I’m 25 and from London. Do your origins influence your artistic vision? I’m still very close to where I grew up and my studio is at the bottom of the childhood house I grew up in, so it would be very hard to avoid referencing my time there. If anything it has completely shaped my work. I love the strange feeling you get when you visit a space in which you used to live, you have this connection that you hold entirely in your memory. But now that space isn’t yours, and this powerful nostalgia kicks in, you remember small forgotten details, which ironically, once made you feel at home, but now make you feel uncomfortable. It’s almost like smelling your ex’s perfume on someone else. I think after enough time, remembering the spaces you have left can be as powerful as remembering the people you have lost – which is fascinating. What does it mean for you to be an artist? I don’t really know, I don’t really think of my self as “an artist” or “Will Thomson – the artist” and that’s not because I’m not confident, as far as I’m concerned I’m just me being me. I have worked hard over the past 6 years to enable myself to practise art – I know that. It’s what I want to spend pretty much all my time doing – I know that. I guess by default that makes me an artist but I don’t want to be associated with the bunch of people I have met over the past 2/3years that declare themselves as artists,  as if that’s a reason for me to take them more seriously or because they think its impressive (I know you’re there for the free booze and the photo op) I think being an artist is a struggle, and if you are not battling with your work, then your not making good art, you are fakin’ it ‘till you make it. What are the artistic and cultural references that influence you? I try to keep a lid on the art that influences me, otherwise, I’ll end up copying – I love Mona Hatoum, I think she is a genius – that’s as far as I’ll go. What is inspiration for you? It can be anything and everything, it depends on my mood and attitude to making work. I love satisfaction, so anything that is remotely satisfying inspires me. It could be remembering a forgotten memory, it could be how two colours work with each other, it could be how two materials contrast but look like a match made in heaven. if there’s some irony in there too, some humour, then you have baked a good cake. I love the idea of painting smaller feelings that last a very short period of time, like the moment you walk in from the cold and the warm air touches your face. Or in summer when you sleep on top of the covers with the window open and the breeze nourishes you and sends you to sleep. If I can capture the essence these small day to day moments in a painting, then I’ll like it. What do you think about the contemporary art system? I don’t know a huge amount about it other than it seems to be struggling? I think it would be nice if more people invested in artists at an early stage and offered support when it’s needed. I’m very lucky to be with MTArt who have supported me for a while now, they have funded my first solo exhibition which I am very excited about. Coming up in March from the 12th to the 17th – UNIT 3, Old Street Underground Station. Do you think social media and online platforms are a useful way to spread your works? Yeah definitely, they need to be taken advantage of.
Its free and there is a lot of potential access. Future projects? I want to exhibit as much as possible, be ambitious and not cast ideas aside because I don’t think I’ll be able to make them or afford to make them. I want to make an entire gallery room into my childhood garden, fill it with smells and sights familiar to everyone, and hopefully encourage people to remember a childhood memory they may have forgotten for a while.
Maybe even get my young cousins involved to play football on it as a performance piece. “Just Like I Did”.

The works of Will Thomson are available for sale online on Kooness.

Lascia un commento: