FASHION AND PHOTOS TEN YEARS AGO

Una decina di anni fa, usciva il primo numero di “Uomo” del 2002. Il tema di quel numero era l’ acqua, e molta della moda che era contenuta nei servizi fotografici, era già rivolta verso il prossimo futuro, e cioè oggi. Sì perchè, la moda, si rinnova di stagione in stagione eppure – necessariamente – ogni tanto si ripete. Questo non significa che i designer si copiano tra loro, anzi: vuol dire che si omaggiano a vicenda, anno dopo anno, decennio dopo decennio, apportando – ogni volta – qualcosa in più che diversifica, anche se leggermente, quanto già visto in passato. A.C.

10 YEARS AGO

Gennaio 2002. L’euro entra legalmente in circolazione, portando con sé un periodo di grandi cambiamenti e speranze, con il fantasma dell’11 settembre ancora incombente. Uno scenario ben delineato dall’editoriale che apriva il primo numero di Uomo di quell’anno: “Il tema di Uomo (ndr.: l’acqua) questa volta trova una sua identità impalpabile che vuole chiarezza, desidera trasparenza. Vuoto e ansia sisono impadroniti di noi: un po’ di leggerezza può aiutare a guardare verso il futuro con più ottimismo. Con la voglia di ricominciare.”In parole povere, il famigerato “Nuovo Millennio” non appartiene più al Superuomo, fiducioso del progresso, ma a un individuo che abbandona rigore ed essenzialità in favore di un senso di libertà e di nuovo, anche nel vestire. Come veniva tradotta questa tendenza? Evidente è la presenza di colori chiari, tessuti leggeri e stropicciati, capi morbidi, magistralmente inscenati e fotografati da Cristina Meriggi nello shooting “Riviera”. I pantaloni diventano ipercomodi, a gamba larga; le giacche sono destrutturate e i capi si arricchiscono di frivolezze, come piccole ruches e ricami. Compaiono colori e stampe: i primi delicati e le seconde declinate in piccole geometrie o fantasie floreali, come nello shooting dal titolo emblematico Floating, ma si osano anche colori più accesi abbinati a trasparenze e piccoli capi dalle stampe geometriche. Rimane ancora un retaggio dall’abbigliamento più rigido e in un certo qual modo solenne, ma in questo caso è utilizzato per simboleggiare una ricerca di (nuova) spiritualità, come nello shooting Acqua santa. Si inizia a parlare sempre più concretamente di “personalizzazioni”, vince l’individualità, la scelta personale, l’esprimere se stessi e le proprie scelte anche attraverso l’abbigliamento. In questo caso all’interno dello stesso numero di Uomo troviamo un interessante articolo dedicato al “Gucci su misura”, iniziativa allora introdotta da Mr Tom Ford. Oggi è diventata una qualità quasi irrinunciabile, sono innumerevoli i marchi e le case di moda che offrono servizi di customizzazione. Come oggi, nel pieno delle anteprime della primavera estate e dieci anni dopo queste immagini, ritroviamo in esse un’attualità quasi spiazzante. Il periodo storico effettivamente è denso come allora di grandi cambiamenti e grandi incertezze. I tagli e la voglia di uscire dagli schemi sono i medesimi, ma enfatizzati: la voglia di colore diventa totalizzante, le giacche si tingono di colori ultra vivaci, e le fantasie, specialmente macro, sono d’obbligo (pensiamo per esempio a Prada, Daniele Alessandrini, al suit verde prato di Bottega Veneta); i pantaloni da morbidi diventano quasi over e fluttuanti, come quelli che ha fatto sfilare Giorgio Armani per Emporio, e la maglieria è onnipresente, declinata in pull e cardigan leggerissimi. È di nuovo il tempo della voglia di leggerezza, anche mentale, e la moda come sempre riflette fedelmente il suo tempo. Angelica Pianarosa

 

FASHION AND PHOTOS TEN YEARS AGO

10 years ago, the first number of “Uomo” magazine was being published.It was 2002. The theme of the issue was water, and most of the shooting’s contents were already a step ahead. Fashion is always changing, season by season, but inevitably has to repeat itself at some point. That doesn’t mean designers are copying one another, what they do is paying homage to each other, year after year, decade after decade, always adding something to the past in order to make it different. A.C.

 

10 YEARS AGO

January 2002.The euro was legally circulating.A time of big changes and faith for the future. That was before the 9/11 issue. A well defined scenery was opening the first number of “Uomo” that year. “The topic of Uomo, (water) this time finds it’s own identity, asking for clarity and transparency. We need to shrug off all of this emptiness and anxiety, in order to look at the future with a positive attitude. In a few words this new millenium doesn’t belong to the “superman” anymore, so overconfident in progress. It now belongs to a man who’s trading severity and essentiality for a feeling of freedom and freshness, also in fashion.” How? With a prevalence of light colours and light crinkled smooth outfits, as brilliantly shot by Cristina Meriggi in the “Riviera” editorial.Wide-legged comfortable trousers, destructurated jackets.The outfits became more frivolous, emboidered and with little rouches.Delicate colours, little geometric and floreal prints started poppin up, as we can see in the shooting entitled “Floating”, but also bright colours matched up with see through fabrics and little printed details. The old solemn heritage of severe outfits is now just a symbol of the (new) search for spirituality, like in the “Acqua Santa” shooting. The concept of customization became more and more concrete, supporting individuality, personal choices and self expression through style. On the same issue there was an interesting article dedicated to “Made to Measure-Gucci”, a Tom Ford idea. Today, countless labels and fashion houses are proposing fashion customization, as it’s much more common then before.If we consider now all the spring-summer previews, and we look at those pictures from “Uomo” shot 10 years ago, they are still incredibly up-to-date. We are now going through a similar time of changes and insecurity for our future. We see now the same outfit’s shapes and the same need of thinking outside the boxes, but emphasized: a totalizing need for colours, extra colourful jackets, patterns are now a must (macro especially) as seen for Prada, Daniele Alessandrini, Bottega Veneta. Soft shaped trousers becoming almost oversized and floating, (like the Emporio Armani’s ones). Knitwear is omnipresent, with extra-light cardigans and pullovers. It’s need for lightness again also for our minds.Fashion has always been a reflection of our time. Angelica Pianarosa

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